domenica 28 settembre 2008

Comuni e provincie a rischio.Esposizione su derivati e swap per 2 o 3 volte l'ICI !!

Comuni,provincie e regioni ,in occasione del prospettato mancato introito dell'ICI (in realtà ripristinato sotto altro nome,come avevamo previsto...),hanno strepitato ed urlato al fallimento.
Ma se una sola parte delle dichiarazioni
del'ex manager finanziario di alto livello Davide Corritore -ex Citybank ed ex Deutsche Bank -fossero vere,sarebbe una tragedia.
In un'intervista al quotidiano "Liberazione" (in chiusura ,essendo uno dei pochissimi quotidiani italiani davvero liberi),Corritore sostiene di aver già analizzato la situazione di "decine di comuni" e di "qualche provincia" e di aver statisticamente calcolato che lla possibile esposizione negativa degli enti locali in Italia verso i prodotti finanziari derivati è di ,circa 8/10 miliardi di euro (cioè di importo doppio o triplo rispetto al mancato introito dell'ICI ).
Una riduzione dei danni si avrebbe impugnando subito i contratti facendo esposti alle procure.
Il manager sostiene che il silenzio di politici ,sindaci e governatori su questo crack imminente sia dovuto alle vicine elezioni,ma indica Dicembre come data ineludibile per la resa dei conti,quando scadenze tecniche evidenzierebbero i buchi di bilancio.
Tanti enti locali (es.il comune di Roma e il comune di Milano) si sarebbero indebitati scommettendo sulla discesa o salita dei tassi e alcuni sarebbero addirittura ricorsi a strumenti peggiorativi,come i Credit Default Swap.
Questo manderebbe potenzialmente a gambe all'aria molti comuni,provincie e regioni nel caso i tassi non calassero.
Ai posteri l'ardua sentenza (ma qualcuno ci guardi dentro adesso..).

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