
Ma se una sola parte delle dichiarazioni
del'ex manager finanziario di alto livello Davide Corritore -ex Citybank ed ex Deutsche Bank -fossero vere,sarebbe una tragedia.
In un'intervista al quotidiano "Liberazione" (in chiusura ,essendo uno dei pochissimi quotidiani italiani davvero liberi),Corritore sostiene di aver già analizzato la situazione di "decine di comuni" e di "qualche provincia" e di aver statisticamente calcolato che lla possibile esposizione negativa degli enti locali in Italia verso i prodotti finanziari derivati è di ,circa 8/10 miliardi di euro (cioè di importo doppio o triplo rispetto al mancato introito dell'ICI ).
Una riduzione dei danni si avrebbe impugnando subito i contratti facendo esposti alle procure.
Il manager sostiene che il silenzio di politici ,sindaci e governatori su questo crack imminente sia dovuto alle vicine elezioni,ma indica Dicembre come data ineludibile per la resa dei conti,quando scadenze tecniche evidenzierebbero i buchi di bilancio.
Tanti enti locali (es.il comune di Roma e il comune di Milano) si sarebbero indebitati scommettendo sulla discesa o salita dei tassi e alcuni sarebbero addirittura ricorsi a strumenti peggiorativi,come i Credit Default Swap.
Questo manderebbe potenzialmente a gambe all'aria molti comuni,provincie e regioni nel caso i tassi non calassero.
Ai posteri l'ardua sentenza (ma qualcuno ci guardi dentro adesso..).
Nessun commento:
Posta un commento