venerdì 23 gennaio 2009

Confindustria; il bidone "riforma dei contratti" a danno di chi lavora e senza la CGIL

Confindustria,Cisl e Uil,e altre sigle "responsabili" ci preparano l'ennesima bastonata sui salari,condizioni di lavoro e potere d'acquisto.
Arlecchino e Colombina riscrivono i contratti di lavoro in generale,senza il più grande sindacato italiano,la CGIL.
Si appioppano anche la patente di storicità dell'accordo,questi mitomani.
Ma Epifani,a capo di un sindacato certamente non rivoluzionario, eccepisce che nell'accordo così configurato :
---il livello nazionale del contratto non recupererà mai (!!) il potere d'acquisto
---il secondo livello territoriale/aziendale non viene esteso come si dovrebbe
---si pastrocchia sullo sciopero
---si rende più complicato l'assetto contrattuale in generale.

Rispuntano inoltre i famosi "enti bilaterali",che secondo molti sarebbero un compenso ai sindacati compiacenti.
Ma chi lavora, complici i media che non danno il giusto rilievo e peso alle notizie , in questi giorni sembra preso da altri pensieri.
Se ne accorgeranno ,poi?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E' una tragedia che non a caso si associa al federalismo.
Sono molto preoccupato

Anonimo ha detto...

Sì,il "combinato disposto" di contratti e federalismo darebbe come risultato di impoverire il Sud da un lato e i lavoratori dall'altro,e di arricchire il Nord da un lato e gli imprenditori dall'altro.
Il massimo della sfortuna l'avrà un lavoratore del Sud e il massimo della fortuna l'avrà un imprenditore del Nord.

Solo che qui non si sente nessuna "rivolta" delle masse nelle piazze;almeno,ne ieri sera nè stamattina ,magari andare a stasera qualcosa succede....
Ironie a parte,vuol dire che la lotta sarà in salita,sono riusciti a bere quel poco di coscienza della propria condizione che i partiti di sinistra avevano costruito nel dopoguerra.

Anzi,ierimattina prima di scrivere questo post ,controllando le home dei siti di SDL e Confederazione Cobas,brillava l'assenza di qualsiasi riferimento in proposito;tutte notizie di piccoli scioperi di categoria o mezze pagine sulla Palestina.
Immaginiamo un operaio che preoccupato per la notizia sui contratti fosse andato a cercare di capirne qualcosa su quei siti..
Possibile che su una notizia del genere debba arrivare prima un blogghettino come questo che un'associazione con migliaia di iscritti paganti??
Così è lo stato dell'opposizione in Italia.
Quindi,bisogna allearsi con fronti ampi contro queste controriforme,ciao.