venerdì 27 febbraio 2009

Pubblica amministrazione: legge Brunetta,botte su contratto,stipendio,mobilità e diritto di sciopero

La legge Brunetta sulla pubblica amministrazione è un pestaggio a danno :
del contratto di lavoro ,
del potere d'acquisto degli stipendi ,
della certezza del luogo di lavoro ,
del diritto di sciopero,
ecc.ecc.ecc.
In un paese dal senso civico intatto,come la Francia,per una legge del genere si paralizzerebbe tutto con scioperi e solidarietà fra i lavoratori.
Aggiungiamo poi questa legge alle infinite vessazioni verbali che ne hanno preparato il terreno,cioè la campagna sui "fannulloni",sugli statali "privilegiati".
Tutte le armi della propaganda che offre capri espiatori - dal "rumeno" allo "statale" ,basta che non sia il ricco,il professionista o l'industriale - alla gente affamata di vendetta a causa della crisi (propaganda usata dai media in modo analogo sugli stupri e sulla "sicurezza") .
Resta chiaro come il sole che la riforma della Pubblica Amministrazione la pagheranno coloro che lavorano i loro diritti e le loro condizioni materiali.
E questo vale sia che si parli di "statali" o che si parli di metalmeccanici o di muratori.
Il gioco di alimentare in continuazione la guerra fra poveri è scoperto,per quanto ancora la propaganda dei media riuscirà a tacerlo?

martedì 24 febbraio 2009

Crisi economica;gli Stati europei fingono l'attacco a rendita finanziaria e speculazione

A Berlino si è tenuto il vertice europeo in vista del prossimo G20 di Londra il 2 Aprile,in cui si farà il punto sull'economia mondiale in crisi.
Gli stati europei economicamente più importanti,si sono appellati all'"economia sociale di mercato",categoria fittizia che nasconde
il fallimento totale del libero mercato appena 19 anni dopo la fine del "socialismo reale".
Hanno messo in tavola una serie di controlli e di regole (sono ammutoliti i fautori della de-regolazione liberista,tanti in Italia,annidati fra l'Università Bocconi e simili,e speriamo si ammutoliscano per sempre...) che saranno SOSTANZIALMENTE VANI.
---Registrazione degli hedge fund (ad alto rischio);
---Registrazione e supervisione delle agenzie di rating;
---Interventi contro i paradisi fiscali;
---Altre iniezioni di liquidità (coi soldi delle tasse di chi lavora..)
---Lotta al protezionismo
ecc.ecc.ecc.
Queste misure saranno inefficaci per 2 semplici motivi;alcune perchè sono inutili (come le "iscrizioni" e le "supervisioni"),alcune saranno osteggiate e rese impossibili .
Un finanziere globale ,può far finta di starci per poi comprarsi tranquillamente l' apparati decisionale dell'anagrafe e l'intero collegio dei controllori a suon di "gettoni" e regalie varie.
La grande finanza ha una forza di pressione formidabile e rappresentanti a livello mondiale infilati in ogni dove,specialmente nelle istituzioni che contano per davvero.
Ci sono alternative?
Sì,molto più efficaci,per quanto lo possano permettere le oligarchie economiche e la lotta fra gli stati.
1)Divieto di transazioni impersonali su titoli e valute -tracciabilità dell'identità
2)Tassa MONDIALE secca dell'1 o 2% su OGNI transazione azionaria/valutaria/borsistica e finanziaria in genere (Tobin tax)
3)Tassazione globale minima del 50% secco a tutti gli alti redditi in ogni paese.
4) Tassazioni alte sui patrimoni da medi in su.
5)Destinazione obbligatoria di queste tasse a indennità di disoccupazione,cassa integrazione , lavoro, pensioni e servizi sociali dei paesi.
6)Inasprimento di sanzioni e pene carcerarie certe contro i reati di bilancio e trading fraudolento
7)Inasprimento di sanzioni e pene carcerarie certe contro la grande evasione fiscale e le fughe di capitali
Vorrebbe dire temperare/scoraggiare la corsa all'arricchimento in denaro come valore.
Ma chi ha tanti soldi non vuole regole e controlli veri ....

lunedì 23 febbraio 2009

Banche italiane;la finanza vuole altri soldi dallo Stato e dal lavoro

Le banche italiane ,in crisi o no,per bocca di Mario Draghi al congresso del Forex,vanno all'attacco;
---vogliono soldi pubblici a scatola chiusa e senza controlli
---chiedono i tagli alle pensioni e alla spesa pubblica
---strizzano l'occhio a Confindustria

Innanzitutto,di cosa hanno paura?Ma di perdere soldi,naturalmente...
Per l'esattezza,hanno paura dei venti di nazionalizzazione (Lorenzo Bini Smaghi della BCE lo dice chiaramente) che soffiano in tutto il mondo,sia negli USA di Obama che nella Germania della Merkel e un pò dappertutto.
Quindi,le banche italiane -ma sarebbe più giusto dire pochi singoli individui che hanno grossi pacchetti azionari o grossi compensi per le loro collaborazioni con esse - enunciano le seguenti pretese;
--- Dateci soldi pubblici coi Tremonti bond a condizioni che piacciono a noi
---Dateceli ,ma senza poi interferire in quello che facciamo
---Dateci altri soldi pubblici per la completa deducibilità fiscale delle perdite (quando si dice il rischio d'impresa..)
---Dateci altri soldi pubblici per le garanzie per gli asset tossici che scaricheremo trasferendo il rischio di credito altrove
---Date alle imprese i soldi che gli vanno dalla pubblica amministrazione
---Prendetevi i soldi che mancheranno allo Stato (dopo averli dati a noi...) dai vecchi pensionati senza speranza e dai loro figli,futuri vecchi senza speranza e senza pensione

Questa,"tradotta",è l'essenza del discorso di Draghi.
Si noti che negli ultimi 2 punti,la rendita finanziaria strizza l'occhiolino all'impresa.
Alleati a succhiar soldi al lavoro e alle pensioni.
A ragazzini sì prepotenti e capricciosi che vogliono tutto e subito e il silenzio di papà,che farci?
La ricetta è una sola ,e sana;
--Nazionalizzazione del possibile
--Tobin Tax su ogni transazione borsistico-finanziaria,non sotto l'1% ad operazione.

venerdì 20 febbraio 2009

Le banche italiane in difficoltà chiederanno presto aiuti di Stato (cioè soldi nostri)?

Banca Unicredit ? Banca Intesa-San Paolo?Monte Paschi Siena? Qualcun'altra fra le tante in crisi , nonostante gli apparentemente sani Core Tier? Chi chiederà aiuti,di soldi pubblici o Tremonti Bonds?
La domanda è logica,troppe fonti autorevoli convergono ormai nell'indicare forti sofferenze nel sistema bancario italiano,e la storiella delle famiglie italiane risparmiose,seppur vera, non può reggere la cupidigia scavezzacollo di un ceto affaristico affamato di guadagni ormai bassi con le normali attività produttive.
----Il Governatore di Bankitalia,nonchè guida dell'FSF,Mario Draghi,la settimana scorsa ha invitato le banche a tirar fuori dai propri bilanci gli "asset tossici" (cifre segnate con valori che in realtà non esistono più) .Dando quindi per scontato che ce ne siano.
----Ieri,l'ABI (l'associazione dei banchieri) ha accettato di aprire ai Tremonti bonds,una sorta di prestiti del tesoro alle banche,dopo mesi in cui si è detto che non ce ne sarebbe stato bisogno.Certo,si sono fatti fare uno sconticino..
----Sempre ieri,ad un incontro col premier GB, Gordon Brown,il presidente del consiglio Berlusconi si è fatto scappare una frase sulla possibilità di nazionalizzare le banche,correggendo successivamente,come suo stile.Ma il messaggio è ormai stato lanciato.

In matematica due più due fa quattro,e se Draghi,ABI,e Berlusconi hanno aperto le danze,qualcosa arriverà.Con le annesse lotte intestine fra diverse fazioni politico-economiche.
Speriamo bene per i lavoratori e i risparmiatori,ma c'è da tremare...

mercoledì 18 febbraio 2009

Crisi economica mondiale;perchè e come ?Chi sta in alto fa pagare chi sta in basso

La crisi economica mondiale è stata causata dal calo dei margini di guadagno (dovuti al folle principio della "competitività") e la conseguente ricerca di altre strade per procurarseli, forzando così i rischi economico/finanziari .
La ricerca di profitti sempre in aumento è una pazzia
che dovrebbe essere avversata da ogni persona civile e bandita da ogni economia umana.
Adesso che il castello del "libero mercato" sta crollando ,chi ha sempre guadagnato molto inizia a licenziare centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo,e dall'altro lato evade (o "elude") il fisco per tenere alti quanto può i suoi margini di guadagno,e così fa un doppio danno; licenziare persone e togliere soldi ai sistemi fiscali nazionali,che così dovranno tagliare o far pagare di più i servizi e il resto,sempre a quelli che stano in basso,quelli che vivono del proprio stipendio mensile.

Sinteticamente,un paio di esempi pratici recenti;
---Si licenzia in massa
---Si prendono soldi statali per aiuti
---Si evade/elude il fisco statale

Ora,dato che le tasse di chi lavora,in ogni paese, sono sempre la percentuale maggiore delle tasse , ne risulta che :
--- chi lavora paga (tramite le tasse) i guadagni e le perdite a chi "imprende" e "rischia"
--- chi "rischia",in realtà rischia i soldi di chi lavora ,non i suoi
--- chi "rischia",si fa mantenere da chi lavora:in tempi normali con le braccia al lavoro che gli procurano i guadagni ,in tempi di crisi liberandosi delle braccia in sovrappiù che diventano dei "costi"(prima erano dei "guadagni").

Riassumendo;
---il "rischio" d'impresa non esiste (se non per i piccoli imprenditori e gli artigiani) essendo le grandi aziende e le banche strutture garantite e mantenute dalla collettività,
---i costi e le perdite si scaricano sui lavoratori e le collettività mangiandogli le risorse di denaro o licenziando le persone in "esubero"
---l'unica cosa che resta di proprietà privata sono i guadagni,cioè i soldi,che vanno agli azionisti
Perchè non gestirle direttamente con forme pubbliche di severo controllo e partecipazione che evitino l'ingiustizia di regalare soldi ai grandi privati che poi ,quando calano gli utili,vogliono i soldi di chi lavora (attraverso gli aiuti) ma intanto licenziano in massa chi lavora,cioè gli stessi che gli danno/regalano i soldi?

(un grazie alla "redazione" veronese per la segnalazione dei link sui "marchi in fuga")

martedì 17 febbraio 2009

IlSole24ore;dati evasione fiscale sull'affitto e il catasto;in Italia evasione per 3 miliardi di euro !

In Italia l'evasione fiscale sull' affitto delle case è stimata in oltre 3 miliardi di euro,sono dati del Sole24ore (sul canone di affitto parzialmente o totalmente "in nero" e mancate entrate all'ufficio catasto per fabbricati).
Il recupero di questi dati,riportandone una gran parte nelle casse dei comuni e dello Stato in questo momento di crisi,darebbe una grossa mano alla spesa pubblica pericolosamente in rialzo.
Oltre 500.000 sono i contratti di locazione in nero.
Gli industriali,si sa ,sono gente pragmatica,e in questo periodo di crisi economica,indicano con questa ricerca un settore dove andare a prendere un pò di soldi.
Dato che loro non ne vogliono proprio sapere di tirar fuori un centesimo, indicano un altro ambito da tassare da parte dello Stato,così distraggono dai loro soldi, facendo comunque un'operazione meritoria.
Ma la categoria del padrone di casa che affitta l'appartamento in nero a studenti o lavoratori esterni ,in Italia è ancor più priva di senso del bene comune dei confindustriali,e il governo Berlusconi non potrà certo danneggiarla (essendone una naturale espressione politica?).
Così,gli industriali ci avranno fornito uno studio interessante,ma fomdamentalmente inutile.
E la crisi la pagheranno quelli che non hanno nessuna ricchezza;i licenziati dall'imprenditore e gli sfrattati dal padroncino di casa evasore,con buona pace di ogni giustizia sociale.

lunedì 16 febbraio 2009

CGIL;tassa di solidarietà sopra i 150.000 euro,Confindustria "No!"

La CGIL chiede una tassa sui ricchi e sui manager,una specie di elemosina,ma la risposta dei signori è "No!",non si sgancia una lira.
Crisi ,licenziamenti e cassa integrazione sono problemi dei poveri,cosa c'entrano loro che sono ricchi?
Nella loro sublime avidità ed ingiustizia , i confindustriali sono sinceri.
Bombassei,uno che ha spostato la produzione dall'Italia alla Polonia perchè si pagano la metà delle tasse e un operaio costa un quarto dell'Italia, risponde che con una tassa di solidarietà si "alimenterebbe la lotta di classe" !!
Lo spettro del comunismo si aggira ancora per l'Italia?
Barzellette,pur di non sganciare una lira dei propri lussi.
Se in una "famiglia",di fronte ai momenti di crisi,non danno tutti un contributo abbassando il proprio tenore di vita,è una finta famiglia.
Eppure,negli ultimi 7-8 anni gli stipendi di impiegati e operai sono aumentati dello 0,5%, quelli dei manager dell'8%.
Quelli dei primi 100 manager,addirittura,del 23%!!.
Questo sì che alimenta,com'è naturale, la lotta di classe.

venerdì 13 febbraio 2009

La crisi economica;anche nel 2009 i soldi pubblici e lo Stato tengono in vita il "libero mercato" morto.

Italia e mondo 2009.
Ancora i soldi pubblici e gli stati tengono in vita artificiale il già morto "libero mercato".
Marx,cacciato dalla porta,rientra dalla finestra;quello strato di privilegiati esistente in ogni nazione ,fatto di grandi proprietari,azionisti speculatori,manager,liberi professionisti,ecc, che lui chiamava "borghesia",i veri potenti in ogni nazione,hanno mandato il mondo a rotoli e adesso si mangiano i pochi soldi che restano.
Stesso ritorno di gloria per Keynes.
Non c'è giorno che qualche ministro liberista non li citi.
---Negli USA Obama ,con una manovra da 800 miliardi di dollari, porta a 2.000 il totale degli AIUTI STATALI per banche e aziende defunte.
---Francia,Germania,Gran Bretagna,Giappone,Cina,India ,insomma il cuore produttivo del mondo,danno fondo a massiccie iniezioni di SOLDI PUBBLICI -MILIARDI DI EURO O ALTRE VALUTE, CHE POI SONO LE TASSE DEI LAVORATORI ..- per aiutare le banche,le imprese automobilistiche,le aziende,ecc.ecc.
---Il socialismo torna di moda,le partecipazioni statali aumentano,la programmazione economica e l'intervento dello Stato,anche nella proprietà e nei guadagni,tornano forti come nelle socialdemocrazie nordiche.
Italia a parte.
---Ma ci sono in corso forti lotte per questi soldi (che,ripetiamo,vengono dalle tasche dei lavoratori,dato che sono quelli che pagano più tasse..);
1)Le banche e la finanza li vogliono per rientrare dalle perdite dei loro titoli gonfiati (e le loro vite basate sul lusso... )
2)Le aziende li pretendono per "salvare la produzione" e i posti di lavoro (noi aggiungiamo anche "i loro guadagni"..)
3)I lavoratori,cioè QUELLI CHE SBORSANO I SOLDI,si vedono tornare pochissimo di quello CHE GLI STANNO FREGANDO LE IMPRESE E LA FINANZA, in compenso ricevono licenziamenti di massa da quelli che gli fregano i loro soldi.
In Italia,poche briciole sotto forma di elemosina come la social card in Italia ,e le imprese,che intanto SI FREGANO DECINE DI MILIARDI PER INFRASTRUTTURE ,AUTO,ECC. dicono pure che i pensionati devono pagare gli "ammortizzatori sociali" provvisori per chi perde il lavoro.
Tutto ciò mentre alcuni ministri offendono ad ogni piè sospinto chi lavora,preferibilmente se nello stato,e alcuni sindacati firmano la resa totale alla distruzione dei contratti di lavoro.
Le sottolineature in rosso non sono casuali.

giovedì 12 febbraio 2009

Mediaset: le mani sull'Adsl di Telecom Italia per dominare anche le tv online e il web?

Un incubo si aggira per l'Italia.
Telecom Italia ,pare,dovrà cedere l'asset più goloso,cioè la rete strutturale Adsl, per sanare i suoi guai economici.
Il futuro dei media,si sa, si giocherà fra tv satellitare,tv digitale e tv online.
Berlusconi,Murdoch e compagnia sono in attesa,tirati come un centometrista ai blocchi di partenza.
Un uomo di Forza Italia,tal Borghini, spinge per lo scorporo della rete Adsl di Telecom . Ma va là???...
L'amministratore delegato di Telecom Italia,Bernabè, dice che ne Berlusconi nè Murdoch entreranno nell'eventuale scorporo.
Questa simpatica barzelletta di Bernabè,significa una fra queste 2 cose;
1)O che Bernabè verrà fatto fuori alla prima occasione utile.
2)O che Bernabè sa già che qualcuno entrerà sotto mentite spoglie azionarie nel caso di scorporo,con pasticci tipo Alitalia o simili.
Quale delle 2?
Intanto,un sincero Rovati - ex collaboratore di Prodi attualmente consulente di Rotschild - caldeggia apertamente lo scorporo di Telecom e la fusione con Mediaset.
Non è che qui interessino particolarmente i gossip di potere finanziario,ma la prospettiva di trovarsi un domani Silvio Berlusconi (o famiglia) anche a padrone della rete internet italiana,è un 'evenienza politicamente pericolosa.

martedì 10 febbraio 2009

Case in affitto : secondo Cgil e Sunia affitti +130% in 10 anni,emergenza nelle città,famiglie in difficoltà,piano casa non decolla.



Uno studio presentato ieri congiuntamente da Cgil e Sunia (cliccare sulle parole in rosso nell'articolo),suona un campanello d'allarme sulla situazione degli affitti in Italia.
La pregevole presentazione in PowerPoint illustra bene la situazione di chi cerca (o abita in) appartamenti in affitto.
I dati sono tanti,riportiamo una parziale sintesi;
---Gli affitti sono cresciuti del 130% in 10 anni (punte del 145 a Roma,Milano e Firenze)!!
---Il problema è molto serio specialmente nelle grandi città
---La media per un appartamento bilocale degli ultimi 10 anni è stata di 740 euro , ora è di 1.100 euro(oltre 1.200 a Roma,Milano,Bologna,Firenze)!!
---2 milioni di persone vivono in affitto a Roma e Milano
---Ma il fondo sociale è diminuito del 50% a Roma e del 30% a Milano,la situazione è simile in molte altre città.
---Nelle aree metropolitane,l'85% delle case in affitto è nelle mani del "libero mercato" (della speculazione privata,ndr..) e solo il 15% dei contratti agevolati.
---I fondi statali sono diminuiti del 70% nel decennio,mentre le domande di contributo si sono alzate del 75% a Roma e del 200% a Milano fra 2000 e 2006.
---Le famiglie che hanno un reddito entro i 20.000 euro, continuando questa dinamica di aumenti,si vedranno assorbire dall'affitto il 75% del reddito mensile!!
ecc.
ecc.
Ora,forse è più chiaro a favore di chi nel 92' venne abolito l'equo canone che calmierava gli istinti speculativi sulla casa , ed è anche chiara l'ingiustizia dell'aver tolto l'ICI ,già ribassato da Prodi, a chi una casa ce l'aveva già, per poi risparmiare soldi sugli alloggi pubblici per chi la casa non ce l'ha.
Togliere a chi non ha niente per dare a chi ha già qualcosa.
Ecco i risultati.

Sicurezza lavoro :La Lega Nord vuole togliere i rappresentanti della sicurezza (RLS) nelle piccole aziende !

Un emendamento della Lega Nord avrebbe il risultato di togliere dalle aziende fino a 15 dipendenti l'RLS ,il Rappresentante
dei Lavoratori per la Sicurezza (leggere il 32.5,circa a metà pagina,di Bodega Mauro)!!!
In effetti ,a molti del serbatotio elettorale leghista dei signorotti padroncini coi loro capannoncini nel lombardo-veneto,immaginiamo possa dar fastidio che si parli di problemi (e magari di costi..) che riguardano la salute e la vita dei loro dipendenti sul lavoro.
Se si parla di soldi, la vita di un lavoratore del Nord non vale molto più di quella di un'extracomunitario clandestino.Da notizie come queste si capisce benissimo che il razzismo è uno sfogo dato in pasto al popolo perchè non si occupi di problemi seri.
Perchè non togliere di mezzo gli RLS , che alla sicurezza ci pensa il sciùr padrùn?
Poi sui telegiornali di regime fanno la faccia contrita quando qualcuno muore sul lavoro,ma se ci sono da peggiorare le condizioni preventive per la sicurezza in parlamento..
Questa notizia dovrebbero seminarla ed affiggerla in tutta la Lombardia e in tutto il Veneto,con nomi e cognomi,dei partiti e delle persone.
Chissà ,forse la loro fortezza inizierebbe a vacillare.

lunedì 9 febbraio 2009

La disoccupazione,cassa integrazione,precari a casa,licenziamenti,così parte l'Italia 2009

Eluana Englaro,legge sulle intercettazioni,prelati negazionisti,ma non solo.
La perdita provvisoria o definitiva del posto di lavoro,e quindi del reddito mensile ,può essere una cosa gravissima nella vita .
Passare da 1200 euro al mese a 700 ,o addirittura a zero!
Migliaia di piccoli drammi individuali o familiari stanno esplodendo in tutt'Italia.
Ecco un elenco - molto ridotto - di quanto sta succedendo:
--TORINO / 5.000 addetti delle carrozzerie di Mirafiori della Fiat in cassa integrazione per alcune settimane.
--POMIGLIANO D'ARCO (NA) / 5.300 addetti della Fiat da mesi in cassa integrazione.Qui l'alternativa al lavoro è la criminalità.
--MILANO E LOMBARDIA / 180.000 (!!) lavoratori con contratti precari ad "alto rischio di perdita del lavoro"
--TARANTO / 4.500 addetti dell'ILVA in cassa integrazione. Anche su questo territorio le alternative sono poche e poco legali...
--NONE (TO) / 600 operai e impiegati della Indesit,licenziati per trasferimento della produzione in Polonia...il lavoro c'è, ma il signor Merloni,ex presidente di Confindustria , deve spendere meno (o guadagnare di più,fate voi..).
--PADOVA / 714 licenziati in piccole imprese e negozi nell'ultimo mese
--TELECOM (TUTT'ITALIA)/ Annunciati 9.000 "esuberi".
ecc.
ecc.
ecc.
L'elenco sarebbe lunghissimo, QUI c'è qualcosa in più.
I sindacati europei galleggiano fra il sonno e l'impotenza ,mentre i rappresentanti sovranazionali delle imprese e della finanza si organizzano coi loro summit e i loro rappresentanti ai vari G8 e G20 per condizionare le risposte e le risorse per la crisi.
Quelli italiani (una parte..) firmano addirittura riforme dei contratti di lavoro dove si potrà abbassare lo stipendio e peggiorare le condizioni di lavoro rispetto ai minimi nazionali
Il lavoro,lungi dal riscattarsi , perlopiù subisce passivamente bastonate e al massimo si affida speranzoso alle risposte a base di "ammortizzatori sociali",che Confindustria vuol regolarmente far pagare ai lavoratori stessi e ai pensionati (salvo mantenere i propri guadagni e la "competitività" sbaraccando tutto in Italia ed andando in Polonia..).
Ma il "grande fratello 9" sbanca l'audience e le ronde legalitarie padane vigilano sui nostri sonni.
Non ce ne vogliano i passionari dell'avvenire luminoso,questa è solo una fotografia dell'Italia 2009.

venerdì 6 febbraio 2009

youtube facebook grande fratello banca unicredit


Mentre guardi i corpi nudi del Grande Fratello,mentre chiacchieri su Facebook o mentre controlli le tue azioni e i tuoi soldi, sappi che in Italia;
Si autorizzano ronde "legalitarie" private
Si autorizza la denuncia degli ammalati
Si schedano i clochard
Si invita alla "cattiveria" verso l'immigrazione (il ministro Maroni)
Si costringe per legge una para-vita a restare tale per sempre (Eluana)
Si rende più difficile il perseguimento dei reati (legge intercettazioni)

TI CREDI AL RIPARO ???
TI SBAGLI DI GROSSO !!
DOMANI QUALCOSA TOCCHERA' ANCHE A TE!!!!
FAI QUALCOSA ,FINCHE' SEI IN TEMPO !
IMPEGNATI !
AGGREGATI !

campagna progresso Altromedia

A

mercoledì 4 febbraio 2009

Calcolo rivalutazione TFR :Nel 2008 il rendimento TFR +2,7%, Fondi pensione a -6% !!



"Con tanti auguri, per chi c'è caduto,
di conservarsi felice e cornuto.."
Fabrizio de Andrè

Nel 2008 il rendimento del TFR è stato +2,7% mentre i fondi pensione sono crollati a - 6%!!
Schiere di giornalisti si affannano a ricordare che "non bisogna guardare al realizzo immediato ma al lungo termine" (nel mondo della finanza è una battuta sublime..) ,che i dati vogliono filtrati dagli sgravi fiscali (in effetti,anticostituzionalmente favorenti i fondi negoziali),che presto ci sarà la ripresa (e poi magari un'altra crisi..),ecc.ecc.ecc.
E' panico ,appena celato da argomenti tecnici di nessun reale spessore che non sia l'intento di difendere l'interesse delle banche.
Sul sito "Economia e Politica",è apparso recentemente uno studio del Prof. Cesaratto dell'Università di Siena,che mostra come anche considerando il decennio 1999-2008 , il TFR si rivaluti più dei fondi negoziali : il 3% contro il 2,6% (tabella 1)!!
Sul Sole24ore si evidenzia il TFR come un'"investimento vincente" avendo reso nel decennio il 3,1% rispetto al 2,2 di inflazione media.
Quindi,uno strumento che copre dall'inflazione e rende più dei fondi finanziari (che nelle linee più convenienti sono semplicemente acquisti di obbligazioni che chiunque potrebbe far da sè,ma la cui possibilità è data solo alle banche che gestiscono con aziende e sindacati queste linee..).
E per quale recondito ed ideologico motivo un'onesto lavoratore dovrebbe dare il frutto del proprio sudato lavoro in mano ai rappresentanti dei grandi speculatori che raccolgono i soldi dai molti per farne guadagno per pochi privilegiati? E da quando in qua gli interessi privati pensano al bene comune?

(ps : Ci si perdoni l'immagine dissacrante, così discosta dalla tradizione aulica e compassata di Altromedia , ma nel caso del "grande bluff" dei fondi pensione è ben giustificata )

lunedì 2 febbraio 2009

Dal club dei ricchi a Davos, Confindustria attacca la vecchiaia,sintonia col PD.Un'altra riforma pensioni?




Dal seminario dei ricchi del mondo- quelli che comandano il G8 e il G20 - a Davos, gli industriali italiani chiedono di togliere soldi ai pensionati per darli ai precari.
""Abbiamo un sistema che passa tutto per le pensioni, senza dare un euro per i sussidi di disoccupazione ai giovani e alle donne che fanno figli. E' mai possibile?"" ,tuona Marcegaglia.
Cioè,togliere soldi al nonno e alla nonna per il nipotino.
Sulla stessa linea d'onda il PD (da 22.26 a 22.32),per voce di Veltroni,che nel discorso sulla "greeen economy"suggerisce indirettamente di danneggiare anche il "il posto stabile",cioè i padri e le madri a lavoro stabile.
Il nostro welfare,dice Veltroni,è "..per gli anziani e contro i giovani,per chi ha un lavoro stabile e contro chi ha un lavoro precario" .
Affermazione totalmente FALSA,ma l'intento ideologico è chiarissimo.
A livello di amministrazioni comunali ,che riflesso avranno queste affermazioni quanto ai fondi da destinare a case di riposo,assistenza domiciliare,ecc.ecc.?

Resta un problema :chi aiuterà poi i nonni che a soldi stanno già messi male?
Perchè spostare un problema dentro le stesse famiglie da una generazione all'altra,sapendo che così il problema non si risolve ma si semplicemente si sposta?
E se poi si danneggiano anche i padri troppo "garantiti",in una famiglia cosa resterà?
Il precario la reggerà coi suoi 100 euri in più?
Ipocrisie.
Non si ha il coraggio di chiedere un aumento della tassazione sui grandi patrimoni,di chiedere la reintroduzione dell'ICI per i redditi da medi in sù,di chiedere la tassazione dei titoli al 20%,di chiedere guadagni e proprietà alle aziende e banche che si salvano o salveranno,ecc.ecc.
Si preferisce aprire una sporca campagna contro la vecchiaia e aprire le guerre generazionali,variante delle guerre fra poveri che fra poco si accenderanno coi nazionalismi.
Almeno sappiamo chi ha la responsabilità di tutto ciò.