lunedì 16 febbraio 2009

CGIL;tassa di solidarietà sopra i 150.000 euro,Confindustria "No!"

La CGIL chiede una tassa sui ricchi e sui manager,una specie di elemosina,ma la risposta dei signori è "No!",non si sgancia una lira.
Crisi ,licenziamenti e cassa integrazione sono problemi dei poveri,cosa c'entrano loro che sono ricchi?
Nella loro sublime avidità ed ingiustizia , i confindustriali sono sinceri.
Bombassei,uno che ha spostato la produzione dall'Italia alla Polonia perchè si pagano la metà delle tasse e un operaio costa un quarto dell'Italia, risponde che con una tassa di solidarietà si "alimenterebbe la lotta di classe" !!
Lo spettro del comunismo si aggira ancora per l'Italia?
Barzellette,pur di non sganciare una lira dei propri lussi.
Se in una "famiglia",di fronte ai momenti di crisi,non danno tutti un contributo abbassando il proprio tenore di vita,è una finta famiglia.
Eppure,negli ultimi 7-8 anni gli stipendi di impiegati e operai sono aumentati dello 0,5%, quelli dei manager dell'8%.
Quelli dei primi 100 manager,addirittura,del 23%!!.
Questo sì che alimenta,com'è naturale, la lotta di classe.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

e certo, perchè loro vorrebbero farla unilateralmente la lotta di classe, cioè gli piacerebbe disporre a piacimento del lavoratore (senza usare vasellina perchè c'è crisi) e contemporaneamente far credere al lavoratore stesso gli piace prenderlo in quel posto, mica fessi sti padroni.

ma purtroppo, e qualcuno lo dica all'inutile Bombassei, la lotta di classe è insita nel sistema capitalista e finirà solo quando non ci sarà più sfruttamento di classe, non c'è altra via.
se poi i padroni, i governi e le marionette del sistema, con le loro azioni e i loro atteggiamenti alimenteranno questa lotta di classe, allora esulteremo perchè come sempre lo volgiano o no, essi lavorano per noi, lo spettro è vivo e vegeto e sta per presentare il conto

saluti e grazie, queste notizie fanno ben sperare per il futro

Anonimo ha detto...

Siamo tornati a Bomba..ssei

Anonimo ha detto...

@wookie
Effettivamente la lotta di classe la fanno loro verso chi ha meno,negandogli pure l'elemosina di un aumento provvisorio della tassazione (come chiedeva la moderatissima CGIL,che adesso appare una dura "antagonista")sopra i 150.000 euro -lo stipendio di 7/8 persone- mentre in tanti e tante stanno perdendo il lavoro e la possibilità di mandare avanti la propria vita e la propria famiglia.
Qui si vede chiaramente il meccanismo dell'indifferenza verso la vita altrui che anima queste persone,che poi sono quelle che governano la politica e il mondo,e dovrebbero avere un senso dell'interesse comune.
Solo che pretendere da un industriale un senso dell'interesse comune e non quello del suo interesse particolare,suona un pò ridicolo.
Soo mondi che si basano sull'egoismo e la propria realizzazione individuale.

@pensatoio
sì,ma non servirà..