martedì 30 settembre 2008

Che succede nell'economia?La ricchezza concentrata toglie alla ricchezza diffusa

Questa foto spiega benissimo cosa sta succedendo nell'economia mondiale.
In Italia come nel mondo,sta succedendo che la ricchezza concentrata (di pochi) sottrae soldi e spazi alla ricchezza diffusa (di molti).

--Nell'operazione Alitalia,i debiti sono stati affibiati alla ricchezza diffusa (quella dei molti milioni di contribuenti) per lasciare i futuri guadagni alla ricchezza concentrata (quella dei pochi,in questo caso dei 18 imprenditori).

--Sempre in Italia,la multa di 300.000 euro al giorno che la UE ci da per non aver messo sul satellite Rete4 di Berlusconi,è uno spostamento di soldi dalla ricchezza difffusa (i nostri soldi che potremmo usare per migliorare i servizi) alla ricchezza concentrata (Di Berlusconi) alla quale la ricchezza diffusa paga il conto.

--Ancora in Italia,il governo Berlusconi annuncia prossime privatizzazioni,dalla scuola alla sanità,che si pagheranno con una perdita della qualità e dei soldi della riccchezza diffusa (i milioni di alunni e pazienti,cioè noi tutti) e che porteranno quei soldi alla ricchezza concentrata (le poche migliaia di proprietari di scuole e cliniche private) .

--Negli USA si sta preparando un piano salvaborsa da centinaia di miliardi di dollari per salvare la ricchezza concentrata (quella di poche migliaia di manager e mega-azionisti delle banche ) scaricandone i costi sulla ricchezza diffusa (quella di centinaia di milioni di contribuenti americani,poveri compresi) che pagheranno con tagli e servizi in meno(che quindi dovranno pagarsi privatamente,spostando ancora soldi dalla ricchezza diffusa a quella concentrata).

--In quest'articolo ( http://altromedia.blogspot.com/search?updated-max=2008-05-05T12%3A31%3A00%2B02%3A00&max-results=9 ) avevamo mostrato come fra il 1983 e il 2005 i soldi si fossero spostati dalla ricchezza diffusa (gli stipendi di decine di milioni di lavoratori) alla ricchezza concentrata (quella dei guadagni dei proprietari delle aziende) .

Gli esempi potrebbero continuare a lungo,fatto sta che per ritornare a stare meglio,bisognerebbe invertire la rotta.
La ricchezza diffusa dovrebbe riprendersi una bella fetta dalla ricchezza concentrata,pena una vita sempre più difficile per tutti (e sempre più bella per pochi).

FINE SECONDA PARTE
(prima parte; http://altromedia.blogspot.com/2008/09/usaitaliagbdanimarcalibero-mercato-in.html )

domenica 28 settembre 2008

Comuni e provincie a rischio.Esposizione su derivati e swap per 2 o 3 volte l'ICI !!

Comuni,provincie e regioni ,in occasione del prospettato mancato introito dell'ICI (in realtà ripristinato sotto altro nome,come avevamo previsto...),hanno strepitato ed urlato al fallimento.
Ma se una sola parte delle dichiarazioni
del'ex manager finanziario di alto livello Davide Corritore -ex Citybank ed ex Deutsche Bank -fossero vere,sarebbe una tragedia.
In un'intervista al quotidiano "Liberazione" (in chiusura ,essendo uno dei pochissimi quotidiani italiani davvero liberi),Corritore sostiene di aver già analizzato la situazione di "decine di comuni" e di "qualche provincia" e di aver statisticamente calcolato che lla possibile esposizione negativa degli enti locali in Italia verso i prodotti finanziari derivati è di ,circa 8/10 miliardi di euro (cioè di importo doppio o triplo rispetto al mancato introito dell'ICI ).
Una riduzione dei danni si avrebbe impugnando subito i contratti facendo esposti alle procure.
Il manager sostiene che il silenzio di politici ,sindaci e governatori su questo crack imminente sia dovuto alle vicine elezioni,ma indica Dicembre come data ineludibile per la resa dei conti,quando scadenze tecniche evidenzierebbero i buchi di bilancio.
Tanti enti locali (es.il comune di Roma e il comune di Milano) si sarebbero indebitati scommettendo sulla discesa o salita dei tassi e alcuni sarebbero addirittura ricorsi a strumenti peggiorativi,come i Credit Default Swap.
Questo manderebbe potenzialmente a gambe all'aria molti comuni,provincie e regioni nel caso i tassi non calassero.
Ai posteri l'ardua sentenza (ma qualcuno ci guardi dentro adesso..).

martedì 23 settembre 2008

Puzzle Alitalia;puzza di bruciato e stangate al lavoro


Come tutti gli addetti,anche ad Altromedia ci siamo informati in questi giorni per raccapezzarci nella querelle Alitalia.Letto notizie,spulciato siti,ascoltati programmi.
L'impressione,nel procedere della storia,è che ci si infili in un tunnel kafkiano di cui non si vede la fine e i cui contorni sono poco nitidi.
Ma qualche osservazione si può fare.

L'incaponimento di certa politica e di certi media nel sottolineare il problema del costo del lavoro - usando politicamente la poco simpatica posizione dei "privilegiati" piloti (l'alimentare la guerra fra poveri è una delle strategie più vincenti dei ricchi) per penalizzare anche tutti gli altri addetti - è sospettissima.
Si da il caso che da bilancio il costo totale del personale - quindi non solo stipendi ma anche formazione,ecc. - gravi per il 15% circa (fonte 1,pag.39),a confronto dell'oltre 20% per i carburanti e di quasi il 60% dei servizi vari.
Di questo 15%,quindi,gli stipendi rappresentano una parte ancora minore.E su queste percentuali si sarebbe dovuta arenare la trattativa dopo che gli stessi piloti si sono resi disponibili ad un aumento delle ore di volo che fa calare automaticamente il costo del lavoro (fonte 2)?

Complicazioni di rappresentatività sindacale,di difesa nazionalistica di certa politica,di gioco delle parti e cerini che restano in mano,una cosa è chiarissima.
A questo punto della vicenda qualcuno si è ritirato per far spazio a qualcun'altro che sta per venire.Chi?
Lo sapremo presto,ma il gioco si svolge altrove,fra telefoni ed incontri nella sede di coloro che possiedono grandi capitali,che nell'ombra aspettano il momento di spartirsi le membra di Alitalia ,del suo costo,dei suoi diritti del lavoro,ecc.,ad un prezzo molto basso.Diciamo la posizione dello sciacallo.
E il fatto che col pretesto del costo del lavoro siano state fatte proposte umanamente irricevibili (30 giorni di preavviso per dover cambiare abitazione a qualsiasi distanza sul territorio nazionale,giorni di riposo che in realtà sono di reperibilità infinita,forti cali di stipendio,ecc.ecc.) a chi lavora,significa che non dovevano firmare,che la trappola era già preparata da tempo.Dal governo e/o dalla CAI,certo,ma in nome di chi?Appunto,lo sapremo presto.

In sintesi;sembra sempre più evidente che le trattative della CAI siano state condotte intenzionalmente in modo da non essere accettate da una parte dei dipendenti,in modo da avere un doppio esito;
-Politico;delegittimare i sindacati presso l’opinione pubblica(e qui incassano il governo e gli industriali)
-Economico;calo ulteriore del costo della compagnia e del costo del lavoro.Poi,qualcuno con molti capitali verrà fuori dall’ombra a comprarla a prezzi stracciati.(e qui incasseranno i privati che si presenteranno)
Fonte1;
http://corporate.alitalia.com/it/Images/Relazione%20CdA%20IV%20trim%202007_d_tcm6-26433.pdf
Fonte 2;
http://www.ilsalvagente.it/Sezione.jsp?titolo=''Io,%20privilegiato?'':%20le%20ragioni%20(oscurate)%20di%20un%20pilota%20Alitalia&idSezione=728

venerdì 19 settembre 2008

Pianificazione socialista e soldi pubblici salvano (forse) l'economia di mercato

Le teorie economiche parlerano a lungo di questi ultimi giorni.
Dopo aver salvato banche,nazionalizzato finanziarie,statalizzato lo statalizzabile e assistito tutto il privato assistibile con centinaia di miliardi di dollari e altre valute,i ricchi per davvero si apprestano a gravare ancor di più sulle spalle dei contribuenti per salvare il salvabile dei loro guadagni.
Il segretario del Tesoro USA,Paulson, prepara un'ente,un carrozzone statal-centralizzato tipo IRI (da noi si direbbe "bad company",dato che raccoglierà i titoli spazzatura) pagato da tutti (fonte 1) ,poveri compresi ,sotto forma di tagli e altro.
Ma non sia mai,il socialismo dev'esser solo per i ricchi,ai poveri resta il liberismo e il giogo della concorrenza e del mercato "spietato".
L'operazione costerà migliaia di miliardi di dollari,cifre da cambiare il volto del paese se spese diversamente. Basti pensare all'orrendo sistema sanitario privato statunitense e alla possibilità di avviarlo a dignità che sfuma con questa megaflebo per le corporation della finanza.

Una cosa è certa;la libera economia concorrenziale di mercato in Occidente è stata salvata(per ora) dal massiccio intervento pubblico/statale di USA,UE,Gran Bretagna,Giappone,Svizzera e Canada o sarebbe certamente crollata sotto il peso di questa crisi finanziaria.
Lo dicono gli stessi suoi difensori ( fonte 2), quelli della "mano invisibile del mercato",quelli del "competi o crepa"(questa vale per gli altri,possibilmente se poveri e dipendenti..),quelli che se nazionalizza Chavez è"un pirata" (dato che ruba ai ricchi del petrolio per fare le scuole e gli ospedali per i poveri),quelli che "via lo stato dall'economia e liberi gli spiriti animali dell'individuo",ecc.ecc.
Adesso,roba da raccoglierli col cucchiaino.
Ma non illudiamoci,stiamo certi che questo non li cambierà.Tireranno fuori la crisi "purificatrice",la colpa dei troppi asset non liquidi,ecc.
Tutto pur di non riconoscere la verità;cioè che questo sistema economico è folle,porta guerre,rovina e non sta neanche in piedi da solo.
Gli assetati di denaro sono una specie resiliente,ottusa.E perniciosa per il genere umano,ma quest'ultimo non lo ha ancora compreso.
Prendessero almeno una tessera del Socialist Party degli USA,questi ingrati...

Fonte 1;

Fonte 2;
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Mondo/2008/09/bush-crisi-intervento-governo.shtml?uuid=9f0bcfca-865f-11dd-96c0-d66fc13e6223&DocRu

mercoledì 17 settembre 2008

Ritirare un pò di soldi dalla propria banca?C'è da pensarci...

L'aria che tira nelle borse e nell'economia mondiale si fa davvero pesante.
Abbiamo scelto come esempio il Corriere delle Sera,che mette sulla home del sito una raffica di notizie e titoli da procurato allarme(fonti 1,2,3);ma siccome sono del mestiere,vuol dire che i rischi sono davvero presenti e non enfatizzati.
La stessa aria,comunque,tira su tutti i giornali e organi d'informazione,generalista o economica.
La borsa a Wall Street continua a scendere nonostante il salvataggio pubblico di varie banche,e quello di oggi di AIG,la più grande assicurazione del pianeta -sull'orlo del fallimento - con l'esborso di 86.000.000.000 (86 miliardi) di dollari da parte dello stato degli USA.
Si parla di altri colossi bancari come Morgan Stanley e Goldman Sachs che potrebbero vacillare.
Diversi osservatori fanno anche presente il bisogno di liquidità di giganti mondiali dell'automobile come General Motors e Ford.
Molte di queste aziende hanno partecipazioni/collaborazioni con banche e assicurazioni italiane(qualche esempio alla fonte 4).
Il Ministro Tremonti sostiene che la crisi si possa allargare.
Investitori e docenti di alto livello,consigliano di stare fermi o andare al massimo sui BOT e simili.
Due più due fa quattro e se loro non escludono il peggio e sono consulenti di banche (quindi interessati ad evitare gli allarmismi),significa che la cosa si fa seria.
E molti,a questo punto, corrono la tentazione non irragionevole di prelevare i propri soldi dalla banca e metterli sotto il materasso dove li ritengono più al sicuro.
Per chi ha pochi risparmi,nell'ordine delle centinaia o poche migliaia di euri - e non ha liquidi in mano al momento - il pensiero di trovarsi la banca insolvente e non arrivare in fondo al mese è brutto.


martedì 16 settembre 2008

Borsa di Milano;bruciati 5 anni di valore!!(meglio i BOT..)

Fra ieri e oggi l'indice Standard and Poors,alla borsa di Milano,ha bruciato circa 5 anni di valore.
Infatti,ha toccato i livelli dell'inverno 2003,sopra quota 26.000,dopo avere raggiunto i circa 45.000 nel Maggio 2007,all'apice prima dell'inizio della crisi (che non è quindi partita dai mutui Subprime,per quanto ne sia stata accentuata,poichè l'altalena iniziò in Marzo).
Se cercate un qualunque grafico storico in questi giorni ,vedrete che la situazione è questa (noi ne abbiamo messo uno a caso nella Fonte 1,tratto da Yahoo finanza).
Per uno stipendiato,5 anni,non sono granchè;diciamo che con la falsa inflazione ISTAT degli ultimi rinnovi contrattuali sarebbe una perdita del 10%.Dura, ma ancora sopportabile.
Invece,nella logica perversa della finanza,pare che fra un pò possa arrivare la fine del mondo.
E magari qualcosa del genere arriverà,anche se non lo speriamo...
Così è il mondo della finanza ,ormai poco distinguibile da quello della produzione pura;Se le montagne dei profitti speculativi gonfiati ed ingiustificati si sgonfiano,crolla tutto.
E purtroppo si trascina anche quello più "sano" .
Fonte 1;http://it.finance.yahoo.com/q/bc?s=%5ESPMIB&t=5y&l=on&z=m&q=l&c=
Vignetta;http://www.realtown.com/mikeciampa/blog/page2

giovedì 11 settembre 2008

USA,Italia,GB,Danimarca; libero mercato in scacco,ritorno dello stato nell'economia

La lista dei soccorsi assistenziali statali (cioè,nostra) alle imprese private in difficoltà ,è ormai lunga.Ecco qualche esempio:
-GRAN BRETAGNA;la banca Northern Rock,la quinta del paese,è stata salvata dalla Bank of England appena prima del fallimento
-DANIMARCA;la banca centrale ha dovuto nazionalizzare la Roskilde Bank,anch'essa in pieno crack.
-USA;La banca Bear Sterns è stata rilevata da JP morgan sotto la supervisione della FED.Le gigantesche Fannie Mae e Freddie Mec sono state nazionalizzate con un intervento pubblico/statale senza paragoni nel dopoguerra.
Per restare in casa nostra ,Parmalat ci costò come una legge finanziaria di media grandezza,e il debito di Alitalia sarà ripagato dallo stato (cioè,da noi) con tagli vari ai servizi sociali/scolastici/sanitari,ai diritti del lavoro,ecc.ecc.

Tornano in auge economisti "sociali" come Keynes e Marx.
In effetti,pare proprio di essere incappati in una delle famose "crisi cicliche del capitalismo" che Marx riteneva ineluttabili poichè la fame insaziabile di profitti porta -attraverso il principio della concorrenza-ad erodere i margini di guadagno (la famosa "caduta tendenziale del saggio di profitto") fino a portarli al lumicino.
Ad esempio,si pensi ai tagli di costi che deve fare un produttore occidentale oggi per affrontare competitors formidabili come la Cina.
Fa sorridere l'argomento che a portare ai fallimenti sarebbero manager disonesti o trader impazziti.
Invece,è il sistema economico in sè che li causa.
Infatti,è naturale che un sistema economico come il nostro che spinge al massimo la ricerca di utili e l'aumento indefinito di ricchezza prima o poi inciampi obbbligatoriamente in questo tipo di "incidenti",indipendentemente da chi ne ha il comando.
O qualcuno pensa che chi non si ferma davanti alle guerre per accaparrarsi le materie prime,abbia poi delle remore morali su comportamenti economicamente scorretti?
AGGIORNAMENTO LUNEDì 15 Settembre;Anche altri 2 nomi storici dellafinanza mondiale sono franati.
Lehman Brothers ha dichiarato fallimento;in questo caso il pubblico non è intervenuto direttamente ma la FED,in accordo col tesoro,ha allentato le garanzie necessarie pe avere i prestiti e adesso come garanzia si potranno anche presentare i titoli spazzatura.
Merril Lynch ,anche lei sull'orlo del crac,sarà probabilmente acquistata da Bank of America,altra operazione "pilotata".

FINE PRIMA PARTE

martedì 9 settembre 2008

2007-08;le aziende italiane aumentano i guadagni col calo delle tasse

Ecco un altro barbatrucco. Secondo un calcolo della KPMG,in Italia fra il 2007 e il 2008 le tasse sugli utili aziendali sono calate dal 37 al 31% (fonte 1,pagina 11 e 22),aumentando quindi i guadagni netti delle aziende a parità di entrate.
Come si fa?Semplice,basta farsi calare le tasse che si pagano sugli utili.
Chi paga?Pantalone,cioè tutti noi,che compensiamo le minori entrate fiscali coi tagli delle maestre a scuola della Gelmini, la malattia decurtata di Brunetta,ecc.ecc.
Togliere ai molti per dare ai pochi,mica male.Capitalismo dei guadagni per pochi e socialismo delle spese per molti;storia frequente in questo periodo.

E queste a cui abbiamo fatto il regalo coi nostri soldi sono le stesse aziende che con Marcegaglia stanno cercando di abolire il contratto nazionale e di non pagarci in busta paga l'inflazione da petrolio (fonte 2)?
Le stesse che non vogliono più dare aumenti se non con la produttività alta e i soldi a disposizione?Ma chi controlla la produttività loro?I guadagni li reinvestiranno in ricerca sviluppo o li spenderanno al casinò e in yacht di lusso?
Peccato che non lo sapremo mai,perchè i controlli a chi lavora sono facili,quelli a chi guadagna non sono proprio consentiti...

Fonte1;http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Norme%20e%20Tributi/2008/09/Corporate-Tax-Rates-Survey-2008.pdf?uuid%3Deb306f1e-7d9a-11dd-a0d4-b210a6d7f279
Fonte 2;http://altromedia.blogspot.com/2008/09/confindustria-abolire-il-contratto.html

lunedì 8 settembre 2008

Confindustria; abolire il contratto nazionale e congelare gli stipendi!?!


L'Associazione degli industriali italiani,per bocca del presidente Marcegaglia,fa una proposta indecente;in sintesi,si tratta "cambiare" il contratto nazionale congelando gli stipendi.

Dato che il contratto nazionale è uno strumento "obsoleto" (leggesi;che impedisce a chi lavora di morir di fame ) va sostituito con un nuovo tipo di contratto.

Per questo sono in corso incontri coi maggiori sindacati ,siamo già a quota 7, dove le proposte degli industriali sono;

-abolire il vecchio contratto nazionale che da gli aumenti a tutti.

-agganciare gli aumenti di stipendio che ci saranno all'aumento di produttività,se no nisba soldi anche se l'inflazione cresce e il costo della vita ti strozza.

- dare l'aumento di stipendio solo in quelle aziende che se lo possono permettere attraverso la contrattazione aziendale(chissà quanti datori che piangeranno miseria e imbroglieranno sulle risorse,e quanti dipendenti che per paura non parteciperanno a scioperi );gli altri,nisba.

Tutto ciò condito da altri particolari piccanti come la richiesta di non pagare la quota dell'inflazione importata(come se l'aumento del petrolio alla fine non lo pagassimo noi con le bollette e la benzina...).

Davvero un bel trappolone;se riusciranno a convincere i sindacati (con CISL e UIL ci sono praticamente riusciti,la CGIL tentenna..) a firmare una stangata del genere ci sarà da stringere la cintura dei pantaloni parecchio...



martedì 2 settembre 2008

Il 60% di yacht e auto di lusso intestato a nullatenenti o vecchi pensionati.In galera !!

Ieri ad Ischia l'Associazione Contribuenti italiani ha denunciato che circa il 60% degli yacht di lusso , barche a vela e auto di grossa cilindrata è intestato a nullatenenti o pensionati ,spesso ottantenni.
Secondo l'associazione si espandono i casi di persone che vivono con mezzi abbondanti ma non dichiarano al fisco i loro guadagni.
Evasione fiscale.
Bello sport,a spese degli altri(cioè ,a spese nostre).
Così poi ci tagliano le spese per le scuole e gli ospedali...
Fonti;http://www.repubblica.it/2008/07/sezioni/economia/evasione-fiscale/nullatenenti-yacht/nullatenenti-yacht.html