giovedì 30 ottobre 2008

Bankitalia e Governo; lavoratori invecchiati,manager impuniti,profitti detassati

Ecco come i poteri forti (industriali,banche,governo) si apprestano ad affrontare la crisi.
---Dai signori di Bankitalia arriva l'invito a far lavorare le persone ancora oltre il limite di età già aumentato da Prodi l'anno scorso (Fonte 1).
---Il premier Berlusconi annuncia che le povere banche in crisi,se riterranno,potranno avere un aiuto statale (cioè ,con nostre tasse ,per cui dovremo successivamente tagliare servizi vari) e "..senza conseguenze punitive né sugli azionisti né sul management. Siamo un Governo liberale».Eccerto,ci mancherebbe.Coi soldi degli altri poi,liberali sempre...(fonte 2)
---Ma ,dopo aver bastonato chi lavora e invece aiutato le banche,perchè non detassare anche gli utili delle imprese?
Pronta una "Tremonti Ter" per non far pagare alle imprese le tasse sui propri utili (a pagare le tasse ci pensiamo noi..),nel caso di reinvestimenti finalizzati all' innovazione o anche solo nel caso di generici acquisti di "beni strumentali"(fonte 3,punto 1 in fondo).
Mentre per i probabili futuri disoccupati l'aumento del fondo per la cassa integrazione è in forse; anzi,sarà dato "solo in alternativa" (cioè,o questo o quello) al fondo di garanzia per le PMI(piccole e medie imprese,fonte 3,punto 2 in fondo).
E la detassazione delle tredicesime è incerta:troppo cara(fonte 3,punto3 in fondo).

Sintesi?
Bastonate al lavoro e agli stipendi (dei molti) e premi ai guadagni e alla finanza (dei pochi).
Il divario dell'ingiustizia aumenta,pochi sembrano capirlo e niente sembra fermarlo.
Fonte 1;http://www.economia-oggi.it/archives/00032212.html
Fonte 2;http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2008/10/Berlusconi-banche-mercati.shtml?uuid=ef11f8e6-a5ae-11dd-bd0e-74972eef3b4a&DocRulesView=Libero
Fonte 3;http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/dossier/Finanza%20e%20Mercati/2008/crisi-credito-borse-governi-banche-centrali/mosse-governi/detassazione-utili-piano-rilancio.shtml?uuid=06a783a6-a67a-11dd-88bf-3617f1b8e8b6&DocRulesView=Libero

mercoledì 29 ottobre 2008

Confindustria e governo : tutti i soldi per la crisi alle imprese

Fra Confindustria e Governo ,in questi giorni,si va celebrando un interessante matrimonio d'interessi.
Marcegaglia chiama e Berlusconi risponde.
Le tappe;
Il presidente degli industriali,Marcegaglia,il 25 Ottobre chiede soldi per le imprese dalle banche (Fonte 1).
Il presidente del consiglio Berlusconi,qualche giorno dopo annuncia "adeguamenti" in tal senso nella finanziaria e al G-20 in programma per il 15 Novembre (Fonte 2).
Il preidente degli industriali,Marcegaglia,risponde con scetticismo alla proposta di aiutare i lavoratori con una detassazione della tredicesima (Fonte 3). 
Il presidente del consiglio Berlusconi,qualche giorno dopo annuncia che c'è scarsità nei fondi per poter detassare le tredicesime (Fonte 4).
Gli esempi di questi giorni sono numerosissimi;ne abbiamo messi solo due per non allungare troppo le fonti a piè di pagina.
Una cosa però va detta;non sarebbe più onesto eleggere direttamente premier la Marcegaglia e nominare a governo il direttivo di Confindustria?

 

giovedì 23 ottobre 2008

Università;privatizzazione ,aumento tasse,taglio docenti,calo servizi

Con la legge 133 il governo Berlusconi ,per mano del ministro Gelmini,provocherebbe una forte selezione di censo/classe fra gli studenti.
Unanimamente,i rettori e i docenti stessi denunciano un'inevitabile forte rialzo delle tasse per gli studenti (fonte 1) che provocherà abbandoni fra i meno abbienti, e un taglio dei docenti,sostituibili per 1 ogni 5 dimessi.
Altra conseguenza sarà un'entrata dei capitali privati che - se da un lato rischia di essere numericamente insufficiente - da un altro lato causerà una gestione basata su criteri di aziendalismo e su una scelta di corsi,materie e contenuti,orientata a ritorni utilitaristici (cioè finalizzati agli scopi dei guadagni delle aziende private) trascurando la ricerca di base e le materie non direttamente "utili" ai commerci e alle aziende.
In conseguenza a questo apporto di soldi,aumenterà il già altissimo potere di condizionamento del denaro nelle nostre vite e nelle nostre città,attraverso i propri rappresentanti nei consigli di amministrazione delle università.
La condizione dello studente universitario in Italia diventerà come quella degliUSA ,basata su forti tasse e indebitamento da restituire a rate per tutta la vita(fonti 2 e 3)?
Intanto,secondo il SUNIA, i fuorisede sono anche strozzati da affitti vergognosamente alti (fonte 4).
Si configura una società sempre più centrata sul privilegio di pochi a danno dei molti,dove la ricchezza concentrata in poche mani toglie alla ricchezza diffusa dei molti (fonte 5).
Fonte 1;http://www.aprileonline.info/notizia.php?id=9444
Fonte 2;http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=6278
Fonte 3;http://www.unica.it/pub/7/show.jsp?id=4219&iso=19&is=7
Fonte 4;http://altromedia.blogspot.com/2008/10/il-mattone-doro-e-gli-studenti-di-latta.html
Fonte5;http://altromedia.blogspot.com/2008/09/che-succede-nelleconomiala-ricchezza.html

martedì 21 ottobre 2008

OCSE; in Italia i ricchi si prendono sempre più soldi dai poveri !

Eredità del libero mercato appena fallito seppellito da valanghe di soldi pubblici,il ritorno della netta stratificazione fra le classi sociali.
Secondo l'ultimo rapporto dell'OCSE "Growning inequal" sulle diseguaglianze socio-economiche, negli ultimi 2 decenni in Italia è aumentato il divario economico frai ricchi e i poveri.
E in Italia i ricchi e i loro rappresentanti al potere hanno lavorato particolarmente bene,dato che la media dei 30 paesi presi in esame è del 12% di aumento della diseguaglianza mentre in Italia è del 33%!!!
Cioè,in Italia i ricchi hanno avuto quasi il triplo di differenza in più.
Siamo in fondo alla scala dell'equità che per primi vede i paesi scandinavi,eredi delle socialdemocrazie (modelli che si basavano sulla coppia molte tasse/molti servizi).
Peggio dell'Italia in fatto di equità fanno solo pochi paesi ; USA ,Turchia,polonia,Messico,Portogallo.
L'arricchimento dei più ricchi va a discapito dei ceti poveri ma anche dei ceti medi,cioè quelli che prima stavano benino.
La ricetta ,per l'OCSE,è fare in modo che le persone abbiano lavoro stabilmente.
Cioè il contrario della precarietà;come dire che l'acqua bagna.
Ma se provate a chiedere un posto di lavoro a tempo indeterminato ,i rappresentanti dei ricchi vi diranno che siete arretrati ,ideologici e poco competitivi.
Fonte 1;http://www.asca.it/modfocus.php?articolo=OCSE:%20SI%20ALLARGA%20DIVARIO%20TRA%20RICCHI%20E%20POVERI,%20ITALIA%20MAGLIA%20NERA&dataNews=2008-10-21
Rapporto OCSE;http://www.oecdbookshop.org/oecd/display.asp?CID=&LANG=EN&SF1=DI&ST1=5KZRB41DM3KD
Articolo precedente sulla ricchezza concentrata che toglie alla ricchezza diffusa;http://altromedia.blogspot.com/2008/09/che-succede-nelleconomiala-ricchezza.html

venerdì 17 ottobre 2008

Il mattone d'oro e gli studenti di latta

Per il SUNIA,il popolo degli studenti universitari fuorisede ,in Italia è in balia della speculazione sugli affitti.
Torme di bravi padri di famiglia che hanno "investito nel mattone",affittano a prezzi assurdi e spessissimo in nero a disorientati studenti .Amore filiale,per i soldi.
In zone non centrali,il singolo posto letto in camera doppia o tripla - spesso una branda con materasso - a Milano costa almeno 400 euro al mese
Una stanza singola con tavolino di legno e un armadio di segatura parte dai 650 euro.Quasi sempre vano aggiunte le spese di condominio.
Lasciamo perdere le cifre che si raggiungono nelle zone centrali;si va dai 900/1000 al mese in sù (fonte 2).
Appena meno a Roma,ma anche in città minori,come Padova,Parma ,Napoli,Firenze e altre,il posto letto parte da 300-350 euri se si è fortunati.
Spessissimo i contratti sono fatti in nero,provocando danni all'erario e anche agli inquilini che non possono usufruire di certe detrazioni fiscali.

Se non ce la farà il ministro Gelmini a fare l'università di classe (cioè qualità dell'insegnamento solo a chi ha più soldi),ce la farà la giungla dello sfruttamento sugli affitti (possibilità di pernottamento solo a chi ha più soldi).
Così è la nostra Italia attuale di mercato assistito; la ricchezza di pochi prende i soldi dalla ricchezza di molti.
E le amministrazioni tengono i vigili a nascondersi con le macchinette per le multe per rifarsi dell'ICI,ma nessuna che chieda alle università i domicili degli studenti per poi mandare i vigili a fare controlli chiedendo i contratti di legge.

Fonte 1;http://www.sunia.it/files/Iniziative/monitoraggio_studenti.pdf
Fonte 2;http://milano.repubblica.it/dettaglio/Carissima-Milano/1527463?ref=rephp

martedì 14 ottobre 2008

L'economia di libero mercato è fallita ;quale modello futuro?

L'economia di libero mercato è fallita.A detta di tutti i suoi maggiori rappresentanti,senza gli attuali interventi pubblici/statali,il mondo sarebbe in crack assoluto.
Com'è naturale,nessuno dei suoi ex-difensori darà la sintesi in modo chiaro "L'economia del libero  mercato è fallita", e il perchè è chiarissimo.
Perchè sperano di continuare in qualche modo a succhiare ricchezza per pochi a danno della ricchezza diffusa,di tutti.
Quindi danno un'interpretazione di questo crollo come di un incidente di percorso,anche grave,ma parziale.
Invece è stato un crollo fondamentale,sistemico,strutturale.
Senza l'intervento degli stati il paziente sarebbe morto.Punto e a capo.
Cosa ci riserva il futuro?Vediamo alcune ipotesi;

1)CAPITALISMO SOCIALE/COMPASSIONEVOLE.Continuare nel modo di distribuire la ricchezza attuale,solo con un occhio e qualche lira in più per le situazioni di disagio socio-economico.Diciamo come prima ma evitando,se possibile, che i ceti caduti molto in basso possano morire di fame.Un esempio potrebbe essere quello della rinegoziazione dei mutui di Tremonti;un sollievo momentaneo che però rincara la dose di interessi da pagare e allunga le rate all'infinito -scaricando su generazioni il costo della casa- per non toccare i sacri guadagni del privato e delle banche.Il quadro politico compatibile con  questo sistema va da quello attuale,l'oligarchia (governo di pochi), ai regimi dittatoriali (governo di pochi o di uno). E' lo sbocco più probabile della crisi,il Gattopardo del sistema;tutto cambia perchè niente cambi.

2)SOCIALDEMOCRAZIA/SOCIALISMO DI MERCATO. Un ibrido con varie gradazioni nel mix privato/pubblico ma con alla base una struttura socio-economica fatta di:
--alte tasse
--alti servizi sociali alle persone
--forte intervento diretto del pubblico/statale nell'economia (come adesso,ma con gestione diretta di attività industriali e finanziarie) con criteri di efficienza e rientro dei guadagni al pubblico.
Il quadro politico compatibile con questo sistema è solo una democrazia (governo del popolo).Questo sbocco,che al momento è forse il più auspicabile,è poco probabile.

3)SOCIALISMO;cioè calcolo razionale,condiviso ed equo, dei bisogni necessari e della produzione necessaria al fabbisogno materiale delle persone e produzione prevalentemente in mano alla dimensione pubblica.Questo sistema è attualmente  il meno probabile,ed è compatibile solo con  una democrazia (governo del popolo).

domenica 12 ottobre 2008

MOORE;i guadagni della sanità privata USA dietro il crack dei mutui

Il regista Michael Moore,l'autore dell'attualissimo "Sicko", non è certo un'economista ,ma dà un contributo alla riflessione sulla crisi dei mutui subprime che fornisce elementi importanti.
In un'articolo pubblicato sul suo sito (Fonte1) -in cui denuncia
l'intervento del parlamento USA da 700 miliardi di dollari a sostegno delle banche come il più grande furto nel paese - Moore afferma che la causa principale delle bancarotte individuali è dovuta alle fatture mediche (Medical bills,anche "conti sanitari") che i cittadini pagano profumatamente negli USA.
Nell'affermare ciò,cita un'articolo del New York Times (Fonte 2) che contiene studi che indicano come nella catena causale delle insolvenze individuali,il costo della sanità privata basata sulle assicurazioni -con le loro postille,limitazioni e regolamentazioni - mette a forte rischio la sussistenza economica di un'ampia categoria di persone,lavoratori compresi.
Ciò avrebbe portato alle famose insolvenze personali che avrebbero avviato la catena del crollo finanziario.
Moore ,nella sintesi del suo discorso,tralascia certo qualche elemento.Ma va molto vicino alla realtà, la dove allude al fatto che la fiducia nella libera iniziativa dei privati - che si parli di banche, salute o quant'altro - è portatrice di rovina.
Una traduzione dell'articolo si può trovare qui; http://blues-vince.blogspot.com/search/label/Michael%20Moore

giovedì 9 ottobre 2008

Governo ; taglio ai controlli antitrust e norma "salvabancarottieri" !


C'è un clima da pre-disatro sociale ed economico in tutto il mondo,c'è un astio popolare contro i bancarottieri delle finanziarie e contro la mancanza di controlli che ha causato questa pericolosa crisi economica,ma cos a fanno il Governo Berlusconi e il Popolo della Libertà (dei più ricchi..). ?
1)Un emendamento (nel decreto su Alitalia ) che salverebbe dal processo grandi manager implicati in fallimenti come Tanzi,Cragnotti e Geronzi (fonte 1).Quando la notizia è stata diffusa da giornalisti che l'hanno scoperto,il ministro Tremonti ha dovuto prenderne le distanze(fonte2).E perchè ha dovuto accorgersene una trasmissione televisiva anzichè i parlamentari dell'opposizione di centrosinistra?
Distrazione casuale o qualcosa di peggio?

2)Un taglio di 8 milioni di euro ai controlli dell'Autorità Antitrust che stava indagando anche su banche a diverse delle quali aveva mandato sanzioni ,col presidente Catricalà che lancia un grido d'allarme per i tagli ai servizi ai consumatori e altro(fonte 3).
I commenti sono superflui o serve specificare che i difensori dei privilegi economici sono sempre al lavoro?






mercoledì 8 ottobre 2008

Conti "garantiti" dalle banche? Soldi dopo diversi mesi!

In questi giorni di crisi le dichiarazioni ufficiali dei governi,compreso il nostro,parlano dei conti "garantiti" (attenzione;a singolo correntista nella singola banca,non a singolo conto...) fino a 103.000 euro.
Il diavolo,dice il proverbio,sta nei dettagli,o nelle clausole.
Allora noi di Altromedia -per puro spirito di servizio -abbiamo voluto andare a dare un'occhiata ai tempi di restituzione dei soldi nel caso di una banca in liquidazione coatta;caso poco diffuso ma non impossibile.
Il protocollo del FITD (Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi,fonte 1),parla chiaro ;
--Subito ,non si ha diritto a ritirare NIENTE .O meglio,il diritto c'è,i soldi possono non esserci..
--Parte una procedura simil-fallimentare con raccomandata inviata dal liquidatore che ha un mese di tempo
--Dopo ciò,entro 15 giorni il creditore può presentare il reclamo
--Dopo di ciò,fra pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale,presentazione della cosa alla Banca d'Italia da parte del liquidatore,ecc.,prima di avere i soldi POSSONO PASSARE 3 MESI,in casi eccezionali,anche 9 MESI(fonte 2) .
--E questo per i primi 20.000 euro,per gli altri 80.000 si aggiunga un altro pò,a seconda delle situazioni.

Morale ; chi - privo di mezzi di sostentamento alternativi al conto corrente - avesse avuto in sogno premonitore la propria banca in liquidazione coatta,dovrebbe ripensare alla possibilità di prelevarvi presto un gruzzoletto per un minimo di sostentamento vitale in attesa dello stipendio successivo o della pensione successiva.

Fonte 1;http://www.fitd.it/garanzia_depositanti/Rimborso_liquidazione.pdf

Fonte
2;http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=10149&sez=HOME_ECONOMIA&npl=&desc_sez=

lunedì 6 ottobre 2008

Confindustria;pagateci i debiti e lasciateci i guadagni e la proprietà..Stavolta NO!!

Ancora il socialismo della Confindustria all'opera!
Stavolta si parla di crisi finanziaria e di banche europee da salvare.
Non è ancora passato il piano quinquennale per Alitalia (i debiti passati alla collettività e i guadagni futuri ai 18 "coraggiosi" imprenditori che se la sono aggiudicata per niente o poco più..) che
Confindustria,per bocca del presidente Marcegaglia,avvisa che dobbiamo pagare i debiti e le perdite delle banche e delle finanziarie ma dobbiamo lasciargli i futuri guadagni e la proprietà.
Dall'amena località di Capri (che fra costi per esser raggiunta e per soggiornarvi da parte di centinaia di persone,si parla di milioni di euro) Marcegaglia ruggisce;"Lo stato [cioè noi con i nostri soldi] deve intervenire,ma DOPO è necessario ritornare al mercato".
Apperò,che forte.
Prima tutti ti pagano i guai poi tu ti riprendi il giocattolo.
Assistenzialismo puro,come nel caso di Alitalia.

Ogni commento è superfluo,ma speriamo che qualche politico gli ricordi che chi sbaglia paga,e se noi ci mettiamo soldi noi VOGLIAMO anche quote nel capitale e PRETENDIAMO di partecipare ai profitti di domani,se non altro per rimediare ai tagli di scuole e ospedali che ci faranno per ripagare le loro perdite.

giovedì 2 ottobre 2008

Crisi ; il capro espiatorio della "speculazione finanziaria"

I media hanno trovato un (finto) colpevole della crisi da dare in pasto all'opinione pubblica ; la speculazione finanziaria.
Era prevedibile,perchè bisognava spostare l'attenzione dal cuore del sistema produttivo,il vero responsabile del crollo di queste settimane.
Fatto è che la speculazione finanziaria,i trader cattivi e i controlli fantasma sulle azioni degli intermediari,sono in realtà una diretta emanazione del sistema stesso.
Fingere che siano corpi estranei o escrescenze malate è patetico quanto falso. Detto dalle stesse istituzioni che dopo casi come Enron dicevano "Mai più una cosa così!Adessso controlli strettissimi!".Li avete visti i controlli?Pensare di mettere le briglie alla fame di soldi è un'illusione da bambini.
La creazione di soldi da soldi (cioè,la finanza) non è un corpo estraneo ma invece un modo centrale di procurarsi soldi da parte di questo sistema,ed è stata promossa e incoraggiata da tutti,intenzionalmente,per anni e anni.
Esemplari in questo senso le dichiarazioni del ministro italiano Brunetta,ieri sera alla trasmissione "Porta a Porta".
Brunetta ha affermato che il settore del mattone è stato provvidenziale e che negli USA ha sostenuto per 10 anni consecutivi una crescita del 5% del PIL,tirandosi dietro tutta l'economia.
E quindi banche,costruttori,indotto,finanza,e tutti quanti hanno avviato la catena da cui tutti si abbeveravano di soldi.
Adesso che la cosa inizia a far male a troppi,ritirano la mano.
Troppo comoda.
Non gli crediamo,mentono adesso come mentivano prima.
Un sistema di produzione che pensa solo al massimo realizzo monetario porta periodicamente alla rovina.
Finchè si ragiona in termini di aumento di PIL e di guadagni e non di benefici diffusi,un'economia siffatta è destinata a produrre escrescenze tipo i crolli azionari,i sequestri delle case,le famiglie in rovina,le guerre per procurarsi le materie prime a pochi soldi ( qualcuno pensa ancora che la guerra dell'Iraq sia un'escrescenza diversa dalla bolla dei subprime?),e molti altri danni al genere umano.
La ricchezza concentrata (dei pochi) procura calamità e povertà diffusa (dei molti),prima causando i guai,poi comprandosi i giornali , le tv e i giornalisti per far credere alle persone che la colpa sia dei monelli poco virtuosi.

(PS;ci scusiamo per questo periodo di sermoni con meno notizie,ma in fasi così delicate è importante uscire dalla notizia e spendersi nelle opinioni).