martedì 16 dicembre 2008

Il Partito Democratico e la UIL aprono a Brunetta sulla pensione a 65 anni per le donne

Le notizie sono fresche e il fronte è delicato:comunque prendiamo atto che il Partito Democratico,per bocca del suo ministro ombra Linda Lanzillotta e la UIL per bocca del segretario UILM Antonino Bregazzi,aprono la dialettica con Brunetta sull'orrida proposta della pensione a 65 anni per le donne.
Certo,in cambio chiedono asili nido in più o maternità allungate,ecc.
Peccato costoro sappiano benissimo che adesso il fronte avverso ai lavoratori è fortissimo e se apri alla contrattazione su questo punto porterai a casa poco ma darai tanto,rimettendoci complessivamente nello scambio.
Danneggiando così ulteriormente i lavoratori e,molto probabilmente,le donne stesse.
Non è questione di argomenti presunti"tabù",ma questione di realismo negoziale e di sapere che qualsiasi proposta in questo campo apre il vaso di Pandora delle divisioni e delle ingiustizie sociali .
L'estensione della maternità/paternità o l'aumento degli asili (e degli aiuti per le rette) andrebbe chiesto a prescindere da scambi , per il bene delle donne e/o delle famiglie e ,cosa non da poco,dei bambini.
Tornasse Cristo, a questi qui li sistemerebbe per bene...

4 commenti:

Roberto ha detto...

E non sarà certo Di Pietro a salvarci da questi maledetti sfruttatori.

progvolution ha detto...

La situazione è sconfortante!
Sussurri obliqui

Anonimo ha detto...

@roberto
Anche noi si teme di no,per quanto anche sullo sciopero cgil del 12 dicembre,Di Pietro abbia preso una posizione di partecipazione e molti del PD,no.

@progvolution
Sì,decisamente,come in quei film dell'orrore dove le pareti della stanza si stringono....

Roberto ha detto...

Io alla manifestazione del 12 a Milano c'ero e di bamdiere dell'Idv non ne ho vista manco mezza.

In realtà fare opposizione invocando solo la questione morale non basta.

La Cgil da sola non ce la può fare. Occorre riorganizzarsi attorno ad un movimento di opposizione soprattutto sociale che contesti dalle fondamenta questo sistema economico truffaldino basato sul potere delle multinazionali e delle banche centrali, altrimenti questi ci fanno a polpette passandoci sopra con i loro cingolati.