venerdì 30 gennaio 2009

Contratto collettivo nazionale:con la riforma contratti vogliono abbassare gli stipendi e peggiorare le condizioni a tutti !

Uno dei punti peggiori dell'imbroglio chiamato "riforma dei contratti", è la possibilità di derogare su punti del contratto nazionale (punto 16,pag.5/6).
Cioè,di "ritoccare" IN PEGGIO i trattamenti economici,gli orari,ecc.ecc. previsti dal contratto nazionale di lavoro.
Testualmente;

"""...le specifiche intese potranno definire
apposite procedure, modalità e condizioni per modificare,
in tutto o in parte, anche in via sperimentale e
temporanea, singoli istituti economici o normativi dei
contratti collettivi nazionali di lavoro
di categoria."""

Nei fatti , non ci sarebbe più un minimo contrattuale unico per tutti.
Con questa possibilità di deroga prevista al secondo livello di contrattazione (quello territoriale o aziendale,che adesso è migliorativo,potendo aggiugere altri soldi e indennità) non ci sarebbe più la certezza per chi lavora di avere i minimi del contratto nazionale,a seconda del territorio o dell'azienda dove lavora.
L'effetto dirompente sarà un impoverimento dei lavoratori delle zone più povere,o delle aziende in crisi o dei settori poveri ma questa possibilità sarà usata anche per i lavoratori di zone o di categorie più "ricche".
Inoltre,aumenterà la divisione fra chi lavora, frammentando i trattamenti e quindi scoraggiando l'unità nel caso di scioperi o di rivendicazioni locali,punto politico molto importante per le aziende.
Con la scusa della crisi,stanno preparando il dopocrisi,che è la precarietà permanente per tutti e per sempre.
Ps ; ieri in Francia in milioni hanno partecipato allo sciopero contro la crisi e Sarkozy,che alla fine ha dovuto convocare i sindacati. E' anche per questo orgoglio civico e senso di partecipazione che in Francia chi lavora sta mediamente meglio che in Italia.

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