venerdì 14 novembre 2008

G20;summit mondiale di decisioni sulla finanza e l'economia


Il capitalismo è crollato sotto il suo "spirito animale" ed è stato artificialmente riportato in vita con un metodo socialista di intervento pubblico da migliaia miliardi di euri,dollari,yen,sterline .
Oggi,nel silenzio quasi completo, a Washington si incontreranno i 20 PIL maggiori del mondo per parlare della crisi economica e cercare regole comuni di regolamentazione della finanza.
+++Probabilmente si getteranno le basi per un furto continuativo ai sistemi di welfare e di protezione dei miliardi di cittadini per spostarli a favore delle banche e di poche migliaia di grandi speculatori,sotto la scusa dell'"interesse generale".
+++Probabilmente non si adotteranno serie politiche di contenimento della speculazione come una Tobin Tax o qualcosa del genere.
+++Probabilmente si adotteranno misure che rafforzano la privatizzazione e messa a profitto di interi settori degli stati: sanità,ecc.
Tutto questo in una semi-indifferenza e semi-accettazione generalizzata.
Almeno a Seattle nel 1999 a contestare la globalizzazione ,per primi (altro che Tremonti),c'erano i no-global.
Ma anch'essi sono quasi spariti;bastonati dalle polizie del potere,dileggiati dai media,scoraggiati dal non seguito con la sola scrsa consolazione di poter dire"L'avevamo detto che andava a finire male..".
Non resta che sperare in Lula,nella Cina,o forse no.
Poca cosa.E il fiume scorre....

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ci stanno investendo di stronzate.
E Napolitano che parla di sacrifici avalla questo andazzo...

Anonimo ha detto...

Ciao Pensatoio,è proprio così,al'inizio della settimana prosima ne scriveremo;forse più che di stronzate si tratta di imbrogli colossali.

Anonimo ha detto...

peccato che in questi giorni nessuno, difronte a questa "assemblea degli inutili", la nuova bretton woods che avrebbe dovuto rifondare il capitalismo (mah), abbia detto chiaramente che prima di arrivare a quegli accordi (bretton woods) il mondo è dovuto passare attraverso una guerra mondiale che, oltre a massacrare milioni di persone, ha ridisegnato gli scenari strategici ed imposto, definitivamente, gli usa come stato imperialista egemone scalzando la gran bretagna, ridotta a rango di vassallo.

Un altra omissione riguarda il fatto che i rapporti di forza adesso sono gli stessi di allora, gli usa saranno anche indebitati con mezzo mondo, ma chi ha il coraggio di chiedere la restituzione di questi crediti o anche solo di mettere regole impossibili al sistema che li favorisce ? gli usa sono sicuramente in crisi, ma sono anche, di gran lunga, la principale potenza militare mondiale (anche se forse non abbastanza per salvare il sistema) e questo gli permette di sopravvivere anche se provoca qualche scompenso nei loro alleati, anzi melgio chiamarli soci in affari. perchè non ci sono amici/nemici, ma solo soci/concorrenti e se come concorrente pretendi troppo...arrivano i missili o qualcosa di simile (vedi rivoluzioni colorate e invasioni improvvise) ma d'altro canto i soci sono nervosi perchè devono continuare a versare l'obolo al più forte per avere la sua protezione, altrimenti...
Di fatto nessuno stato capitalista (cioè tutti, cina compresa) può augurarsi la caduta del sistema statunitense perchè questo significherebbe semplicemente la fine del capitalismo mondiale.

un ultima cosa, salvare le banche è capitalismo di stato, il socialismo/comunismo sarà un sistema dove le categorie capitaliste non saranno migliorate ma abolite, e le banche saranno tra queste.

buona giornata

Anonimo ha detto...

Wookiee,per ora ci accontenteremmo modestamente di una sana e pesante tobin tax per gli ammortizzatori sociali,i servizi pubblici,i paesi poveri,ecc.
Estesa a valute,titoli,azioni,materie prime e quant'altro di transabile in borsa.
Scoraggerebbe la speculazione e redistribuirebbe reddito verso il basso.
Che non vogiano neppure ciò è chiaro a noi;si tratta di farlo capire al "popolo",ciao.