martedì 24 febbraio 2009

Crisi economica;gli Stati europei fingono l'attacco a rendita finanziaria e speculazione

A Berlino si è tenuto il vertice europeo in vista del prossimo G20 di Londra il 2 Aprile,in cui si farà il punto sull'economia mondiale in crisi.
Gli stati europei economicamente più importanti,si sono appellati all'"economia sociale di mercato",categoria fittizia che nasconde
il fallimento totale del libero mercato appena 19 anni dopo la fine del "socialismo reale".
Hanno messo in tavola una serie di controlli e di regole (sono ammutoliti i fautori della de-regolazione liberista,tanti in Italia,annidati fra l'Università Bocconi e simili,e speriamo si ammutoliscano per sempre...) che saranno SOSTANZIALMENTE VANI.
---Registrazione degli hedge fund (ad alto rischio);
---Registrazione e supervisione delle agenzie di rating;
---Interventi contro i paradisi fiscali;
---Altre iniezioni di liquidità (coi soldi delle tasse di chi lavora..)
---Lotta al protezionismo
ecc.ecc.ecc.
Queste misure saranno inefficaci per 2 semplici motivi;alcune perchè sono inutili (come le "iscrizioni" e le "supervisioni"),alcune saranno osteggiate e rese impossibili .
Un finanziere globale ,può far finta di starci per poi comprarsi tranquillamente l' apparati decisionale dell'anagrafe e l'intero collegio dei controllori a suon di "gettoni" e regalie varie.
La grande finanza ha una forza di pressione formidabile e rappresentanti a livello mondiale infilati in ogni dove,specialmente nelle istituzioni che contano per davvero.
Ci sono alternative?
Sì,molto più efficaci,per quanto lo possano permettere le oligarchie economiche e la lotta fra gli stati.
1)Divieto di transazioni impersonali su titoli e valute -tracciabilità dell'identità
2)Tassa MONDIALE secca dell'1 o 2% su OGNI transazione azionaria/valutaria/borsistica e finanziaria in genere (Tobin tax)
3)Tassazione globale minima del 50% secco a tutti gli alti redditi in ogni paese.
4) Tassazioni alte sui patrimoni da medi in su.
5)Destinazione obbligatoria di queste tasse a indennità di disoccupazione,cassa integrazione , lavoro, pensioni e servizi sociali dei paesi.
6)Inasprimento di sanzioni e pene carcerarie certe contro i reati di bilancio e trading fraudolento
7)Inasprimento di sanzioni e pene carcerarie certe contro la grande evasione fiscale e le fughe di capitali
Vorrebbe dire temperare/scoraggiare la corsa all'arricchimento in denaro come valore.
Ma chi ha tanti soldi non vuole regole e controlli veri ....

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ci vorrebbe una ronda per i capitalisti e i rentier

Anonimo ha detto...

SPECULAZIONE E MOBILITA' SOCIALE

E’ difficile dire la verità alla gente comune, perché normalmente non la vuol sapere, tende a rifiutare e rimuovere le informazioni sgradevoli. Chi non sa che la prima paura delle famiglie padrone del mondo è che qualche competitor più furbo di loro possa spodestarle, non sa nulla del potere. E se parla, parla a vanvera.
Nel mondo della finanza vera, delle Borse mondiali, una delle poche oasi di libero mercato rimaste, gli speculatori sono coloro che rendono possibile l’interscambio al miglior prezzo di merci e valori, così svolgendo una funzione benefica e indispensabile per l’economia. La speculazione è quindi normale, ed enormemente utile, in una economia libera.
La speculazione è anche e soprattutto l'unica via rimasta a chi è nato in una famiglia modesta per farsi strada nella vita, per accrescere il patrimonio della sua famiglia.
Tutte le altre vie di innalzamento sociale sono strettamente controllate dalle famiglie padrone e dai loro lacchè del politburò.
Minimi avanzamenti sociali vengono concessi solo a quelle famiglie di servi di provata fedeltà verso i padroni, in cambio di una totale obbedienza e di una completa rinuncia a qualsiasi sentimento di onestà e giustizia.
Coloro che instillano in un popolo completamente tenuto ignorante in materia l'odio verso lo " speculatore " vogliono solo bloccare la mobilità sociale.
Vogliono che il figlio del servo continui a fare pure lui il servo, anche se meritevole e capace; vogliono che il figlio del padrone rimanga padrone, anche se balordo, drogato e buono a nulla.
Predicano contro la speculazione quei poteri forti statalisti succhiasoldipubblici che sono soliti eliminare ope judicis i competitors migliori di loro.
Tali poteri forti, purtroppo (per noi e per loro) andati a male, controllano lo stato e lo usano, oltre che per depredare il popolo, contro coloro che per merito avrebbero il diritto a sostituirli.
Bloccano così il ricambio delle élites, indispensabile per la salute e il buon funzionamento del sistema economico e politico.

Filippo Matteucci
Economista privatista