lunedì 9 marzo 2009

IlSole24ore;rischio paese,rischio PMI,rischio stipendi.

Ilsole24ore,quotidiano della Confindustria, nel weekend offriva dei titoletti terrorizzanti , degni delle peggiori edizioni di "Studio Aperto",il tg spaventa-vecchiette .
Sabato,in prima pagina su"Economia e imprese",parte del titolo diceva "A rischio il 50% delle PMI".
In quinta pagina,fra titolo e occhiello si leggeva che "i fondamentali non contano più" e che c'è un "rischio paese".
Nell'articolo si dice che l'aspettativa di rischio sarebbe in realtà fomentata da settori speculativi della finanza,ma guardacaso nei titoli non emerge; l'equilibrio/intreccio fra profitti d'impresa e rendite finanziarie che "il sole" rappresenta,da luogo a queste mezze notizie...
Sul fronte dei lavoratori,in prima pagina domenica l'annuncio che "per 1,6 milioni stipendio a rischio".
Non citato,qui e là occhieggia in articoletti un rischio per banca Unicredit.
E via di questo passo.
Vorranno soldi (è il loro lavoro)?Lanceranno messaggi a qualcuno (anche questo è prassi normale)?
Fatto sta che se un politico parla preoccupato della crisi è accusato di "terrorismo",ma se ne parlano i padroni del vapore,è "informazione".

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Il Sole 24 ore, media di regime, fa contemporaneamente il gioco di Confindustria e della sinistra. (la Marcegaglia, a capo di Confindustria, è espressione di Merloni, noto industriale di sinistra)

Ai Confindustriali la nenia della crisi serve perchè ottengono più aiuti di stato, prestiti, sgravi fiscali, casa integrazione, eccetera.

Alla sinistra il venticello della crisi serve per motivi politci, ovviamente per screditare l'avversario politico ( questa tesi non regge, e la tattica non funziona, come si è visto nelle due tornate elettorali che hanno visto trionfante il centro-destra, il popolo ha ben capito che si tratta di una crisi internazionale borsistico-bancaria, non imputabile al governo).

Crisi che tra l'altro ha per il consumatore finale molti benefici: spesa più accorta, benzina ai minimi, costo energia e gas in calo, raffreddamento dei prezzi dei beni, mutui a tassi bassissimi, offerte speciali su tutto, bassa inflazione e quindi aumento del potere d'acquisto.

Anonimo ha detto...

x Markus
il consumatore finale ?
E senza lavoro il consumatore finale la benzina a prezzi bassi la usa per incendiare qualche extracomunitario