mercoledì 12 maggio 2010

Crisi economica Grecia contagia la Spagna;tagliati stipendi,posti di lavoro e contributi alle famiglie


Dopo la Grecia,un altro paese,la Spagna,inizia ad offrire il sangue dei poveri al moloch della speculazione finanziaria ed industriale.
La "crisi economica" (leggasi speculazione finanziaria e delocalizzazione delle produzioni per tenere alti i profitti degli industriali) dalla Grecia si sta espandendo.
I grandi interessi economici comandano e gli Stati obbediscono, bastonando i poveri e smantellando il welfare residuo,ormai troppo "costoso" in un mondo dove tutto quello che non è produzione pura è di ostacolo,è zavorra.
Ecco il volto di questo sistema socio-economico fallimentare che si chiama capitalismo e che ormai solo poche migliaia di persone padrone dei capitali e dei media riescono a tenere in piedi per il loro interesse,contro centinaia di milioni di bastonati.
A quando l'uccisione dei vecchi appena andati in pensione per risparmiare sulla previdenza o le assicurazioni sanitarie private che coprono la metà delle malattie,o, meglio ancora, una bella guerra per distruggere e ricostruire tutto?
C'è poco da ridere,arriveremo anche lì....
[ps.grazie alla "redazione" veronese]

4 commenti:

uppier ha detto...

Attualmente, una notizia cosi' rilevante non appare pubblicata sul sito dei due principali quotidiani Repubblica.it e Corriere.it. Forse, questi stanno confabulando per decidere la posizione da assumere. Che dipenda dal fatto che i governi socialisti/progressisti di Papandreu e Zapatero stanno "zappando" i bersagli piu' facilmente attaccabili e i ceti piu' deboli che dicono di rappresentare?

Bisogna interrompere il saccheggio delle casse degli stati da parte di minoranze in combutta con i loro rappresentati politici.
Facciamo in modo che la politica sia espressione di valori di verita', ripristinando un protagonismo dal basso. Togliamo lo stato e le redini dell'economia dalle mani dei saccheggiatori: assumiamocene la responsabilita'.

Altromedia ha detto...

Ciao Uppier,
d'accordo su tutto,specialmente sull'ipotesi a cui alludi;la possibilità che i potenti (ricchi) stiano iniziando anche qui in Italia a desiderare un bel governo "socialista" che tagli stipendi e pensioni e massacri un pò qui e là,
Ciao.

Gior ha detto...

I socialisti europei vanno all'attacco dei lavoratori: occorre una via d'uscita politica a sinistra

Lo si puo' fare se tanti si convincono. E' il momento della scelta e di rendere giustizia alle verita', altro che opinioni, anche per i laici-moderati-disincantati. Anche Zapatero in Spagna, come Papandreu in Grecia, affronta la crisi tagliando gli stipendi degli statali, come se questi fossero i colpevoli della situazione economica attuale e un'unica categoria con gli stessi stipendi e stesse responsabilita'.

E' il momento di dire basta: lo stato deve essere sottratto al controllo dei poteri forti e dei loro rappresentanti politici. Sono 60 anni, dalla seconda guerra mondiale, che lo stato (che e' di tutti) viene saccheggiato per trarne un vantaggi politici e ricchezze private. I sacrifici proposti non faranno che spostare a destra l'asse politico in Europa e
garantire pochi a danno di molti. Quindi occorre un'alternativa politica a sinistra con un progetto politico popolare basato sulle verita' dei fatti e la chiarezza dei propositi.

Non e' vero che non esistono la verita', ma solo le opinioni: se io oggi lavoro e quadagno 1.000 euro al mese, e' una verita' o un'opinione?

Gior

Altromedia ha detto...

Ciao Gior,
guardacaso,proprio mentre l'altroieri raginavamo con Uppier sull'eventualità che gli industriali nostrani stiano pensando di "scaricare" Berlusconi, magari rimpiazzandolo con un bel governo "socialista" o comunque più presentabile (magari un bel Casini-IDV-PD con l'appoggio esterno di Vendola e qualche dichiarazione amica di Montezemolo,o qualcosa del genere) ,si sta gonfiando sui loro media la bolla del caso Anemone,che infligge un colpo non piccolo a questo governo appena passata la vicenda Scaiola.
Sarà un caso,ma a pensar male...se imbarcassero il centro-sinistra, i padroni del vapore nostrani avrebbero meno resistenze interne a manovre di massacro sociale in stile greco-ispano-portoghese.
Minori resistenze e maggior legittimazione ,sia dal punto di vista dei sindacati che più in generale del'opposizione sociale possibile.In un colpo alzerebbero i profitti e abbatterebbero i costi ed il welfare;hanno già l'acquolina in bocca?