mercoledì 26 novembre 2008

Dimissioni di Soru: speculazione e cemento tornano sulla Sardegna?


Bruttissimo segnale. Si è dimesso Soru,il presidente della regione Sardegna,dopo essere andato in minoranza su un voto sulla legge "salvacoste".
Soru aveva iniziato un percorso relativamente virtuoso di salvaguadia e pianificazione costiera e urbanistica in generale impedendo,ad esempio,la costruzione vicino alle spiagge e tassando barche e aerei di lusso per aiutare l'economia isolana.
Già all'epoca ,la miliarderia ostentatrice affine al "Billionaire" di Briatore insorse.Come,pagare qualche mille euro di tasse all'anno solo perchè siamo ricchi?
Adesso la cosa si fa seria;parte della maggioranza di centrosinistra ha votato per gli sciacalli della speculazione,che lo volesse o meno.
Il problema (o il pretesto?) - non inesistente ma risolvibilissimo - è stata la scarsa autonomia dei territori nelle decisioni (ma qualcuno del PD dice esplicitamente che "..questo Piano ha tenuto lontani possibili investitori del settore alberghiero" ),avendo Soru centralizzato troppo la pianificazione in regione.
Complimenti!Per 2 lire nel proprio borgo (come certi "localismi egoistici" del Nord ; tutto il mondo è paese quando ci sono i soldi...) si manda in rovina una regione intera affidandola alle ruspe milanesi e compagnia che sono lì ad aspettare da anni.
E via a belle megacubature presso le perle sarde.
Come non si potesse guadagnare anche con campeggi,strutture leggere e comunque offerta turistica "pensata" e non selvaggia.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

spero tanto che nelle ns coste vengano costruiti alberghi e belle strutture che possano accogliere i turisti.(potremmo vivere di turismosenza dover andare a fare i camerieri altrove).prendiamo esempio dalla spagna.....ben venga il cemeto senza nulla togliere alle ns coste ma migliorarle con i servizi.Non mi pare che soru viva in un bangalof...ho sbaglio?

Anonimo ha detto...

Ma smettiamola con la storia delle megastrutture e il cememento...qui chiunque sia venuto ha cercato solo di sfruttare l'isola..non mi sembra che ci rimanga molto del turismo in termini economici. E poi non è che non si può più costruire, ma non si può costruire troppo vicino alla costa...e stiamo parlando di 300 metri dal mare non di chilometri!!!

Anonimo ha detto...

@Anonimo
Nessuno ha scritto che in Sardegna non si debba più costruire e nessuno lo pensa.E' il COME costruire che scotta.
C'è una bella differenza ;gli alberghi possono essere grandi,brutti ,invasivi oppure essere di gusto,dimensionati in modi poco impattanti sul paesaggio,discreti e poco notati nell'ambiente.
Poi,chi ha detto che il turismo si sviluppa solo coi grandi alberghi?
Con la crisi che c'è,fare piccoli campeggi ma diffusi in tutto il teritorio,oltre a distribuire ricchezza in modo più diffuso,alleggerisce l'impatto eco-paesaggistico,pur portando presenze turistiche in più.

@Franco
I dati delle presenze turistiche in Sardegna danno un aumento(sul Sole24ore di ieri)quindi Soru in quel senso non è un problema,anzi.
Se il turismo è gestito in modo funzionale anche ad un rientro economico più in generale per tutta l'isola,interno compreso,favorendo la nascita di attività,ben venga.
Cioè,se Soru usa il turismo costiero come volano per l'economia sarda in generale,è ok.
Certo,dovrebbe dare qualche comunicazione e segnale in più in quel senso.

Anonimo ha detto...

Credere che il cemento porti lavoro e benessere è un errore gravissimo: fa girare soldi -è vero- ma frettolosamente e solo nel primo momento; in seguito, porta degrado e turismo di infima qualità.

La Sardegna possiede luoghi meravigliosi incontaminati. Dovere di chi amministra la Regione è proteggere tale patrimonio d'inestimabile valore dalle facili speculazioni.

La Sardegna deve difendersi dalla tentazione del turismo di massa fatto di alberghi, discoteche e rincoglionifici, in quanto merita molto di più.

A tale scopo, è auspicabile la stesura di una "Costituzione Sarda" che sancisca l'assoluta inviolabilità del patrimonio naturale, storico, culturale e linguistico della Sardegna.

Altrimenti, svendute tali ricchezze, i Sardi perderebbero identità e habitat.

Anonimo ha detto...
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Sito ha detto...

@momovedim
d'accordo,ma in gioco,oltre all'integrità eco-territoriale,c'è la distribuzione della ricchezza e del lavoro sull'isola.Neanche a noi Soru è simpatico,ma se va lui,adesso arriva senz'altro qualcosa di peggio.Non dimentichiamo che molti lo detestano da quando ha attuato la "tassa sui ricchi" e che ,pianificando centralmente,potrebbe favorire una ricchezza diffusa alle famiglie aiutando la nascita di tanti piccoli campeggi o aiutando chi vuol fare B&B a casa propria,togliendo così alle grandi catene continentali di alberghi dei miliardari.E questo non glielo si vuol permettere.Lo farà davvero?Beh,bisogna pretenderlo da lui,incalzandolo.E' un ottimo modo per redistribuire la ricchezza del turismo in Sardegna,dove il lavoro manca.

@anonimo 2
Si prega vivamente di non augurare la morte ai postatori,per quanto sgradevoli siano,grazie.

Anonimo ha detto...

Mi ricordo la protesta di quella xxxx di Simona Ventura, idolo bipartisan, protettrice dei billionars

Anonimo ha detto...

Rispondo a Sito che dice:
d'accordo,ma in gioco,oltre all'integrità eco-territoriale,c'è la distribuzione della ricchezza e del lavoro sull'isola... ecc.

Condivido al 100%. Però Soru a me sta pure simpatico.