mercoledì 4 marzo 2009

CGIL;col decreto del governo 400.000 precari a rischio fra scuola e pubblica amministrazione.Berlusconi : no ad assegno di disoccupazione

Per la CGIL ,400.000 fra insegnanti,bidelli,stagisti e collaboratori presso c
omuni e provincie e tanti altri,rischiano di perdere il posto di lavoro a breve se il governo confermerà il decreto di blocco della stabilizzazione.
Ma il massacro del lavoro continua anche nel privato.
In un quadro di simile emergenza sociale,Berlusconi nega l'assegno di disoccupazione a chi resta senza lavoro dando anche una cifra spropositata dell'eventuale costo;1,5% del PIL,cosa non vera,costando molto meno.
Poco dopo il varo di interventi di miliardi di euro per i Tremonti bond alle banche e mentre anche nel PD si fa strada il darwinismo sociale di chi vorrebbe ancora succhiare sangue ai pensionati,si negano le briciole a future famiglie in disgrazia.
Intanto,ancora nessuna tassa sui redditi alti è stata proposta,nessuna tassa sulle transazioni finanziarie,nesuna volontà di recuperare soldi dagli ordini professionali o dagli stipendi dei manager o dei parlamentari,ecc.ecc.
Pagano i poveri,e si chiama "lotta di classe",fatta dai privilegiati.
Marx,150 anni fa,diceva che lo Stato è "il comitato d'affari della borghesia".Pare che sia ancora vero....

3 commenti:

Anonimo ha detto...

E i politici gli scendiletto della borghesia

Anonimo ha detto...

Sì,la sottomissione totale della sfera politica a quella economica è in via di completamento.

Anonimo ha detto...

se vogliamo essere più precisi possiamo citare lenin :
«Lo Stato è il prodotto e la manifestazione dell'antagonismo inconciliabile delle classi...»
e Engels:
«Lo Stato è, per principio, lo stato della classe più potente, della classe economicamente e politicamente dominante...» [quindi attualmente della borghesia]

quindi non dobbiamo scandalizzarci se agisce nell'interesse della classe dominante è nella sua natura.
ma sempre don carlo ci dice cosa succederà:
«...tra la società capitalistica e la società comunista, si pone il periodo rivoluzionario di trasformazione dalla prima nella seconda, cui corrisponde un periodo di transizione nel quale lo Stato non potrebbe essere altro se non la dittatura rivoluzionaria del proletariato» [così come adesso è la dittatura della borghesia]

il fatto che si sia fatta tanta ironia sul signore di treviri in questi anni e sul presunto fallimento delle sue "idee" (anche se lui giustamente parla non di idee ma di movimento reale) è dovuto solo al fatto che qualcuno ha pensato di nascondere la polvere sotto il tappeto con vari stratagemmi (fascismo - sovrastruttura politica del capitalismo arrivato alla fase finale - e globalizzazione - ipersfruttamento del proletariato su base mondiale) per rinviare la fine del sistema attuale. ma ora i nodi vengono al pettine, e ne vedremo delle belle.. intanto i signori che abbiamo citato se la sghignazzano.. li butti fuori dalla finestra e rientrano ballando dalla porta principale

saluti