Al G20 di Londra di questi giorni che prepara quello di Aprile coi capi di governo,si coordinano le alleanze ufficiali e ufficiose contro la crisi.
Gli interessi della finanza mondiale sono fortissimi,e per motivi diversi c'è una convergenza fra questi e gli USA,l'FMI e l'FSF.
Il segretario del tesoro USA,Geithner,da il via libera agli aiuti a ripulire parzialmente le banche dai titoli tossici dei grandi speculatori e quantifica questa operazione in almeno 1.000 miliardi di dollari.Questa notizia è la ragione del rialzo delle borse in questi giorni.
Il direttore dell'FMI,Strauss Kahn,invita gli stati a tirar fuori altri 1.200 miliardi di dollari per ripianare in parte i titoli tossici delle banche.
Il presidente dell'FSF,Mario Draghi,ieri ha dichiarato che occorre "una forte priorità al credito" e "misure aggressive". Che sintonia!Quasi quasi gli scappava un bel "E dateci stì miliardi coi soldi pubblici che coi toxic c'abbiamo rimesso un sacco di soldi!".
Ma Francia e Germania non ne vogliono sapere e chiedono invece più controlli per le banche e la finanza.Gli interessi nazionali diversi fra le nazioni sono in conflitto,ma la forza della rendita finanziaria (che è trans-nazionale, perchè è di ceto/classe) alla fine vincerà,è sicuro.
E i soldi si tireranno fuori , i controlli saranno labili, mentre nessuna tassa sulle transazioni borsistico/valutarie (Tobin tax) sarà adottata.
Intanto,Draghi continua la sua eterna lite con Tremonti;ieri Tremonti se n'è uscito con un nazional-popolare "I prefetti controllino le banche" e subito Draghi gli risponde picche"Le banche le rappresento io e le controllo io".
Chi pagherà questi giganteschi scontri tellurici fra nazioni e potere trans-nazionale delle ricchezze?
Anche questo è sicuro;lo pagheranno in tutto il mondo gli stipendi di chi lavora,la qualità del loro lavoro e della loro vita,le loro pensioni,i loro ospedali e le loro cure,i loro figli.
A meno che qualcosa non lo impedisca.
2 commenti:
L'asse banche/imprese domina questa crisi, ma rischia di farla aggravare o di mettere i presupposti per una crisi più grave.
Sì,e la lotta continua in questi giorni.
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